Progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”, promosso dell’ASST Gaetano Pini-CTO

L’ASST Gaetano Pini-CTO ha promosso con l’Istituto Comprensivo “Cavalieri” di Milano uno “Screening” nella scuola per la diagnosi della SCOLIOSI.

Gli ortopedici dell’Unità operativa complessa Patologie Vertebrali si recheranno nella scuola milanese, dove verranno allestiti due spazi dedicati alle visite: ogni martedì verranno visitati gratuitamente 12 studenti di 10 e 13 anni, alla presenza di un genitore/tutore. Al termine del progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”. l’ASST Gaetano Pini-CTO realizzerà un report, con i dati in forma anonima, condiviso con genitori e insegnanti, che sarà a disposizione delle istituzioni interessate. Il documento fornirà un’analisi dei dati di prevalenza della scoliosi e delle deformità del dorso nella popolazione scolare maggiormente a rischio di tali patologie.

Il presidente ,della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Italiano Scoliosi, Bernardo Misaggi, Dirigente presso l’AST Gaetano Pini-CTO, spiega che la diagnosi arriva in una fase molto avanzata della malattia, tale da condizionare l’approccio terapeutico.

Quindi, espone l’esperto, il progetto che abbiamo attivato è finalizzato alla definizione di procedure di follow-up che assicurino a ogni ragazzo di essere seguito correttamente nel tempo. Il trattamento avverrà dalla ginnastica correttiva al corsetto fino alla chirurgia Nelle scoliosi più lievi, spiega Misaggi, ovvero quando non si superano i 15°, è indicata la ginnastica correttiva. Se la ginnastica non ferma la progressione della scoliosi si utilizza il corsetto ortopedico in plastica, da portare durante la giornata per un numero di ore variabile. Nelle forme severe oltre al trattamento con corsetti ortopedici, all’ASST Gaetano Pini-CTO, confezioniamo anche corsetti gessati correttivi. Questo trattamento, chiarisce Misaggi, ha dimostrato un miglioramento della scoliosi e addirittura, in molti casi, elimina un intervento chirurgico. L’obiettivo dell’uso del corsetto non è però necessariamente quello di correggere la curva, quanto piuttosto quello di arrestarne la progressione. Nelle curve più gravi, oltre i 45°- 50°, può essere indicato l’intervento chirurgico correttivo: svolto in anestesia generale. Il report realizzato dall’ASST Gaetano Pini-CTO rileverà il grado di aderenza al progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”, da parte dei genitori e dei docenti, allo scopo di formulare proposte per sensibilizzare gli adulti sulla problematica.

 A cura di Redazione “scuolaÈ…”