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SCIOPERO DEL 5 MAGGIO: MIGLIAIA DI PERSONE RIVERSATE NELLE PIAZZE

sciopero 5 maggio 596x300Migliaia – Mezzo milione in tutta Italia -di persone oggi si sono riversate nelle piazze per esprimere il loro dissenso alla riforma di Renzi: docenti, genitori, studenti, personale A.T.A. a riprova del fatto che la scuola pubblica non è solo un luogo dove si definiscono progetti formativi, dove si stabiliscono piani triennali e si valutano i docenti più meritevoli. La scuola è fatta di persone, docenti, personale A.T.A., studenti, genitori: tutti attori coinvolti in quel processo prezioso di apprendimento e di consapevolezza che traghetterà i nostri ragazzi (ma non dimentichiamo anche gli adulti: perché anche insegnando si impara) verso una cittadinanza più cosciente e attiva, verso una realizzazione più piena e proiettata verso le sfide che il futuro ci propone.

 

Oggi il ministro dell’Istruzione Stefania Gannini ha ribadito: “Il Dirigente scolastico è un leader educativo…. e in quanto tale deve avere responsabilità funzionale in maniera formale, riconoscibile e valutabile”.

 

Quindi se il governo ha deciso di non ritrattare per quanto riguarda il rafforzamento del potere dei Dirigenti Scolastici, anzi, dichiara apertamente che i Dirigenti devono essere i leader formativi della scuola, certo è che per quanto riguarda L’INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI DA PARTE DEL PRESIDE qualcosa è stato cambiato, ma solo a parole.

 

Dice il ministro: “nel DDL non c’è alcuna indicazione di chiamata diretta di insegnanti da parte del dirigente: si sostituisce la graduatoria con un  elenco che mette in chiaro curriculum e profilo degli insegnanti”,

 

Non è chiaro se questa sia una perifrasi per negare il fatto che “l’individuazione” degli insegnanti affidata al DS (è di pochi giorni fa la modifica in Commissione Cultura alla camera del DDL nella parte in cui si sostituisce la parola “SCELGONO” con “INDIVIDUANO”) apre spazi troppo discrezionali e incerti per l’autonomia e la stabilità dei docenti, senza aggiungere che l’attuale sistema di chiamata su graduatorie è basata su un punteggio e non su un curriculum e un “profilo” che potrebbero dare adito a super-valutazioni o a esclusioni di profili altrettanto validi soprattutto se la scelta è unilaterale e non collegiale.

 

Sempre di pochi giorni fa la stessa modifica di cui sopra  stabiliva che i Dirigenti definiscono il Piano dell’Offerta Formativa triennale con gli organi collegiali  cioè “il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e amministrazione definiti dal Dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio di circolo o di Istituto.”

 

A quanto pare queste modifiche non sono bastate per mettere a tacere l’intera popolazione che oggi ha deciso di scioperare, e nemmeno lo parole sui cosiddetti “idonei” del concorso 2012 pronunciate dal Ministro Giannini oggi “Non hanno vinto un concorso: una cosa è avere la patente , una cosa è  la macchina.” fanno ben intendere di quanto poco il Ministro abbia a cuore il precariato italiano.

 

Redazione scuolaE’ Lombardia