Il ritorno del Latino alla Scuola Media

Il ritorno del latino alle scuole medie a partire già dal 2025 è la logica conclusione di un percorso iniziato da tempo dal Ministero della P.I. nell’interesse e a tutela degli studenti italiani. Lo studio del latino è educativo nel senso etimologico del termine (ex ducere) per far emergere le qualità migliori dello studente : lo obbliga a ragionare, obbligo che in poco tempo si trasforma in una piacevolissima abitudine a riflettere per meglio comprendere i testi che legge.

Andare ad individuare soggetto, predicato e complementi vari e renderli poi nel miglior modo possibile in italiano sviluppa prima ed affina poi le capacità logico deduttive del ragazzo. Per potersi confrontare con un testo occorre conoscere regole, paradigmi ed avere acquisito tutta una serie di conoscenze necessarie che rispondono appieno a ciò che diceva lo stesso Dante Alighieri: Non fascienza sanza lo ritenere aver inteso.

Mentre ancora in Italia si perde tempo a discutere se serva o no in Germania ed in Inghilterra, chi l’avrebbe mai detto! , è tutto un fiorire di corsi di latino, è proprio di dire :
Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur.

Pertanto se in Europa si avverte la necessità di sapere ciò che i vari Orazio, Cicerone, Seneca ci hanno tramandato bene ha fatto il governo ad avviare un’iniziativa del genere, chi sostiene il contrario lo fa perché pur avendone avuto la possibilità di farlo è stato o pavido o subdolo perché ritiene che il sapere deve essere nelle mani di pochi.

Sir Francis Bacon diceva ‘’Ipsa scientiapotestas est’’ o se preferite ‘’Sapere è potere’’ per cui discutere sull’importanza del latino è pleonastico e cominciare a studiarlo alle scuole medie offre una grandissima opportunità: poter cominciare le superiori con una buona conoscenza di base equivale ad avere più tempo per approfondire i testi cosa che al momento non si può fare perché bisogna partire da zero. Ciò è da sprone per la classe insegnante che deve guardare alla materia con un orizzonte più ampio e contenuti più profondi.

Conoscere il latino equivale a padroneggiare l’italiano in maniera formidabile e ad acquisire quelle capacità relazionali tanto richieste oggi nel mondo del lavoro soprattutto a livello dirigenziale quando si tratta di organizzare un lavoro di squadra per ottimizzare i risultati di aziende e società.

Altro che lingua in disuso il latino è perfettamente funzionale a ciò che il mondo del lavoro richiede ed oggi più che mai è valido ciò che diceva il grande Seneca:

Non scholae sed vitae discimus.

Articolo a cura dell’ ing. Alfonso Laganà