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Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni. (GU n.61 del 14-3-2025) DECRETO-LEGGE 14 marzo 2025, n. 25

Pubblicato il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

Il provvedimento si articola in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità, per rispondere in modo concreto alle esigenze delle amministrazioni e rafforzare il rapporto con utenti, cittadini e imprese.

 

Le nuove norme prevedono, tra l’altro, la possibilità per regioni, province, città metropolitane ed enti locali di assumere, come funzionari, diplomati degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), con l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni al settore pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato. I giovani, assunti a tempo determinato, potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra le amministrazioni coinvolte e il Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.

Inoltre, per garantire una maggiore efficienza nello svolgimento dei concorsi e assumere profili sempre più qualificati, si prevede un rafforzamento delle competenze della Commissione RIPAM, a cui è affidata la fase di selezione del personale pubblico, con esclusione espressa delle procedure concorsuali già in corso; si chiarisce la disciplina in merito all’utilizzo delle graduatorie vigenti; si stabilisce che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 è sospesa l’applicazione della norma “taglia idonei”. Per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali, si riassegnano le risorse già stanziate e non utilizzate dai comuni che hanno fatto domanda per accedere al contributo relativo alla spesa da sostenere per i Segretari comunali. Inoltre, sono previste misure specifiche in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi da maggio 2023. Infine, si prevede una graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori delle amministrazioni centrali.

Fonte ARAN

Articolo a cura dell’ ing. Alfonso Laganà

Mobilità scuola 2025-2026: tutto quello che c’è da sapere

Per l’anno scolastico 2025-2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un nuovo bando per la mobilità del personale docente, educativo e ATA.

La mobilità dei docenti è un tema di grande interesse per i lavoratori della scuola. Ogni anno, migliaia di insegnanti partecipano ai concorsi per i trasferimenti e i passaggi di cattedra.

Date ufficiali per la presentazione delle domande:

  • Docenti: dal 7 marzo al 25 marzo 2025
  • Personale ATA: dal 14 marzo al 31 marzo 2025
  • Personale Educativo: dal 7 marzo al 27 marzo 2025
  • Insegnanti di religione cattolica: dal 21 marzo 2025 al 17 aprile 2025.

Le domande dovranno essere presentate tramite la piattaforma ministeriale Polis Istanze Online.

Come compilare la domanda:

La compilazione della domanda richiede attenzione, soprattutto per quanto riguarda le deroghe, i vincoli e le precedenze. È fondamentale:

  • Conoscere i vincoli: in particolare quelli legati ai neoassunti e a chi è stato assunto da GPS sostegno I fascia nell’a.s. 2024/25.
  • Comprendere le precedenze: che possono variare in base a situazioni personali e familiari.
  • Prestare attenzione alle preferenze: indicando l’esatta denominazione riportata negli elenchi ufficiali.

Informazioni aggiuntive:

  • È possibile presentare sia domanda di trasferimento che di passaggio di cattedra, indicando quale delle due ha priorità.
  • Ulteriori informazioni sulla mobilità dei docenti,  modulistica, autodichiarazione, guide ministeriali , bollettini ufficiali sono presenti sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…

Assicurazione Sanitaria Integrativa per la Scuola Italiana

Un Investimento nel Benessere del Personale Scolastico

Finalmente una notizia importante per il mondo della scuola italiana il governo introduce un’assicurazione sanitaria integrativa per tutto il personale scolastico. Questa misura, fortemente voluta dal Ministro Valditara, rappresenta un segnale concreto di attenzione verso il benessere di docenti, personale ATA e dirigenti, figure professionali che quotidianamente si dedicano alla formazione e all’educazione dei giovani nel nostro Paese. L’iniziativa, approvata in Consiglio dei Ministri, si inserisce in un più ampio contesto di riforme volte a valorizzare il settore istruzione e a migliorare le condizioni di lavoro. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo chi saranno i beneficiari, quali sono gli obiettivi, come verrà finanziata e attuata questa importante novità.

Estensione della Copertura: Chi sono i Beneficiari?

L’assicurazione sanitaria integrativa non si rivolge solo a una parte del personale scolastico, ma è pensata per coprire tutti i dipendenti del settore. Questo significa che ne beneficeranno docenti di ogni ordine e grado,  il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), che svolge un ruolo fondamentale nel supporto all’attività didattica e al funzionamento degli istituti, e anche i dirigenti scolastici, responsabili della gestione e del coordinamento delle scuole. Si tratta quindi di una misura inclusiva che riconosce l’importanza di tutte le figure professionali che operano nel mondo della scuola, senza distinzioni o esclusioni. L’obiettivo è quello di garantire un beneficio concreto e diffuso a tutto il personale, contribuendo al miglioramento del clima lavorativo e al benessere complessivo dell’ambiente scolastico.

Perché questa Assicurazione?

L’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa mira a raggiungere diversi traguardi importanti per il settore scolastico. In primo luogo, si vuole migliorare concretamente il benessere psico-fisico del personale, riconoscendo le sfide e le pressioni che caratterizzano questo lavoro, spesso usurante e fonte di stress. Inoltre, si punta a rendere la professione docente più attrattiva, in un momento in cui si registrano difficoltà nel reclutamento e nel mantenere in servizio il personale qualificato, soprattutto per determinate discipline. Altro aspetto fondamentale è fornire una risposta tangibile al problema del burnout, sempre più diffuso, offrendo un supporto concreto per la gestione dello stress e la tutela della salute. Infine, l’iniziativa vuole essere un segnale di valorizzazione del ruolo fondamentale che tutto il personale scolastico svolge nella società, riconoscendone l’impegno e la dedizione nella formazione delle future generazioni.

Quanti Fondi e per Quanto Tempo?

Per sostenere questa importante misura, il governo ha stanziato un budget complessivo di 220 milioni di euro su un arco temporale di cinque anni, precisamente dal 2024 al 2028. Si tratta di un investimento significativo e pluriennale, che testimonia la volontà di dare continuità e concretezza alla misura nel medio periodo, assicurando risorse adeguate per garantire l’effettiva operatività dell’assicurazione sanitaria integrativa e i suoi benefici per il personale scolastico.

Come Funzionerà Concretamente?

L’assicurazione sanitaria integrativa non sarà gestita direttamente dallo Stato, ma attraverso un meccanismo più complesso e strutturato, che coinvolge le parti sociali e il settore assicurativo. Verrà creato un fondo di solidarietà bilaterale specificamente per il personale della scuola, come previsto dai contratti collettivi del settore. Sarà questo fondo a stipulare una convenzione con un’agenzia assicurativa specializzata, che si occuperà poi di gestire concretamente le polizze e fornire i servizi ai beneficiari. Questo modello dovrebbe garantire una gestione professionale e mirata dell’assicurazione, affidandosi a un soggetto esperto del settore e coinvolgendo le rappresentanze del personale scolastico nella governance del fondo.

Quando Diventerà Operativa?

Sebbene il decreto-legge sia stato approvato, siamo ancora nella fase iniziale del processo. Ora si attendono i passaggi operativi necessari per rendere l’assicurazione effettivamente disponibile per il personale scolastico. Al momento, non sono ancora state comunicate le tempistiche precise per l’attivazione dell’assicurazione, si attendono ulteriori comunicazioni e disposizioni nei prossimi mesi, una volta definiti gli aspetti tecnici e operativi dell’accordo con l’agenzia assicurativa e la messa a punto del fondo di solidarietà bilaterale.

Riassumendo il tutto

L’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico sembrerebbe rappresentare un passo significativo del governo italiano a sostegno del mondo della scuola. Con uno stanziamento di 220 milioni di euro, questa misura mira a migliorare il benessere, l’attrattività della professione e a valorizzare il personale scolastico, inserendosi in un più ampio contesto di riforme per il settore istruzione. Si tratta di un investimento importante nel capitale umano della scuola, che potenzialmente può avere un impatto positivo sulla qualità del lavoro e sulla vita di migliaia di persone che ogni giorno si impegnano per l’istruzione dei giovani. Attendiamo di conoscere i dettagli operativi e le tempistiche di attuazione per poter valutare appieno l’impatto concreto di questa importante iniziativa e i benefici reali per il personale scolastico.

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…

Valditara lancia la Settimana delle STEM: “Vogliamo una scuola all’avanguardia per i nostri ragazzi”

l Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dato il via alla Settimana nazionale delle discipline STEM, un’occasione per riflettere sull’importanza di queste materie per il futuro dei nostri giovani.

Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo che la scuola italiana sia un punto di riferimento a livello mondiale per la preparazione nelle materie scientifiche e tecnologiche”, ha dichiarato il Ministro Valditara. “Abbiamo investito risorse importanti, oltre 3 miliardi di euro, per dare ai nostri studenti gli strumenti giusti per affrontare le sfide del futuro.”

Ma cosa significa tutto questo?

Più laboratori e tecnologia: Immaginate scuole con laboratori all’avanguardia, dove l’apprendimento è un’esperienza coinvolgente e interattiva. Grazie a 2,1 miliardi di euro di investimento, le scuole si stanno trasformando in ambienti digitali, con aule innovative e strumenti all’avanguardia.

Insegnanti preparati: I docenti sono i nostri compagni di viaggio in questo percorso. Per questo, abbiamo investito 450 milioni di euro nella loro formazione, per prepararli alle nuove sfide della didattica digitale e per offrire un insegnamento sempre più efficace.

Un nuovo modo di imparare: Abbiamo detto addio ai vecchi metodi di insegnamento, quelli basati solo sulla teoria. Oggi, si parte dalla realtà, dall’osservazione, dalla sperimentazione. L’apprendimento diventa un processo attivo, dove i ragazzi sono protagonisti.

L’informatica per tutti: L’informatica è il linguaggio del futuro, e per questo vogliamo che i nostri bambini lo imparino fin dalla scuola primaria. Un modo per sviluppare il pensiero logico e le competenze digitali, sempe più richieste nel mondo del lavoro.

Intelligenza Artificiale a scuola: L’IA è una delle grandi rivoluzioni del nostro tempo, e la scuola non può rimanere indietro. Stiamo sperimentando l’utilizzo di assistenti virtuali per aiutare i docenti nella didattica, aprendo nuove frontiere dell’apprendimento.

Nessuno оста indietro: Grazie ad Agenda Sud e Agenda Nord, stiamo potenziando lo studio della matematica in tutto il Paese, per garantire che tutti i ragazzi abbiano le stesse opportunità, indipendentemente da dove vivono.

“Continueremo a lavorare con passione per rendere la nostra scuola un luogo dove ogni studente possa esprimere il proprio talento e realizzare i propri sogni”, ha concluso il Ministro Valditara.

Questa è la scuola che vogliamo: una scuola moderna, inclusiva, capace di formare i cittadini del futuro.

Francesco Iaccino
Docente, Insegnante specializzato sul sostegno, Formatore
Componente CTS “scuolaÈ..”

CONGEDI PARENTALI: cosa è cambiato dal 1° gennaio 2025

Vediamo cosa cambia per i congedi parentali per il personale docente ed ATA della scuola a partire dal primo gennaio con la legge di bilancio 2025.

Le nuovi disposizioni di legge si applicano a partire dal 1° gennaio 2025 a tutti i lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2024.

In pratica si ha un aumento della retribuzione per il secondo e terzo mese di congedo parentale, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una misura strutturale che eleva all’80% la retribuzione dell’indennità di congedo parentale per il secondo e terzo mese (entro il sesto anno di vita del bambino). Questa modifica sostituisce la precedente elevazione al 60% e rende permanente l’aumento all’80%, inizialmente previsto solo per il 2024.

Si ha quindi un miglioramento rispetto alla normativa precedente sono infatti migliorate ulteriormente le condizioni economiche per i genitori che usufruiscono del congedo parentale, offrendo un sostegno più consistente nei primi anni di vita del bambino.

Eccezione per chi ha già terminato il congedo nel 2024 infatti per coloro che hanno terminato il congedo di maternità o paternità nel corso del 2024, si applica l’elevazione all’80% per il secondo mese (come previsto dalla legge di bilancio precedente), ma non per il terzo mese, che rimane al 30%.

Nessuna modifica invece per chi ha terminato il congedo prima del 2024, per i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o paternità entro il 31 dicembre 2023, non si applicano le nuove disposizioni e il congedo parentale continua ad essere retribuito secondo le modalità precedenti.

In definitiva la durata complessiva del congedo parentale rimane di 9 mesi, con un periodo indennizzabile di 3 mesi per ciascun genitore (non trasferibili) e un ulteriore periodo di 3 mesi utilizzabile da uno solo dei genitori.

Vediamo un quadro riepilogativo:

Periodo di conclusione del congedo di maternità/paternità Retribuzione congedo parentale
Entro il 31/12/2023 1° mese 100% (se usufruito entro il 6° anno), 2° mese 30%
Nel corso del 2024 1° mese 100% (entro il 12° anno), 2° mese 80% (entro il 6° anno), 3° mese 30%
Dopo il 31/12/2024 1° mese 100% (entro il 12° anno), 2° e 3° mese 80% (entro il 6° anno), altri mesi 30%
  • D. Lgs. n. 151/2001 – art. 32, comma 1, lett. a)
  • D. Lgs. 15 giugno 2015 n. 80 – art. 7
  • D. Lgs del 30 giugno 2022, n.105 – articolo 2, comma 1, lettera i)
  • CCNL 18/01/2024 – art. 34, comma 2 comparto istruzione e ricerca
  • Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025)

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…

Il ritorno del Latino alla Scuola Media

Il ritorno del latino alle scuole medie a partire già dal 2025 è la logica conclusione di un percorso iniziato da tempo dal Ministero della P.I. nell’interesse e a tutela degli studenti italiani. Lo studio del latino è educativo nel senso etimologico del termine (ex ducere) per far emergere le qualità migliori dello studente : lo obbliga a ragionare, obbligo che in poco tempo si trasforma in una piacevolissima abitudine a riflettere per meglio comprendere i testi che legge.

Andare ad individuare soggetto, predicato e complementi vari e renderli poi nel miglior modo possibile in italiano sviluppa prima ed affina poi le capacità logico deduttive del ragazzo. Per potersi confrontare con un testo occorre conoscere regole, paradigmi ed avere acquisito tutta una serie di conoscenze necessarie che rispondono appieno a ciò che diceva lo stesso Dante Alighieri: Non fascienza sanza lo ritenere aver inteso.

Mentre ancora in Italia si perde tempo a discutere se serva o no in Germania ed in Inghilterra, chi l’avrebbe mai detto! , è tutto un fiorire di corsi di latino, è proprio di dire :
Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur.

Pertanto se in Europa si avverte la necessità di sapere ciò che i vari Orazio, Cicerone, Seneca ci hanno tramandato bene ha fatto il governo ad avviare un’iniziativa del genere, chi sostiene il contrario lo fa perché pur avendone avuto la possibilità di farlo è stato o pavido o subdolo perché ritiene che il sapere deve essere nelle mani di pochi.

Sir Francis Bacon diceva ‘’Ipsa scientiapotestas est’’ o se preferite ‘’Sapere è potere’’ per cui discutere sull’importanza del latino è pleonastico e cominciare a studiarlo alle scuole medie offre una grandissima opportunità: poter cominciare le superiori con una buona conoscenza di base equivale ad avere più tempo per approfondire i testi cosa che al momento non si può fare perché bisogna partire da zero. Ciò è da sprone per la classe insegnante che deve guardare alla materia con un orizzonte più ampio e contenuti più profondi.

Conoscere il latino equivale a padroneggiare l’italiano in maniera formidabile e ad acquisire quelle capacità relazionali tanto richieste oggi nel mondo del lavoro soprattutto a livello dirigenziale quando si tratta di organizzare un lavoro di squadra per ottimizzare i risultati di aziende e società.

Altro che lingua in disuso il latino è perfettamente funzionale a ciò che il mondo del lavoro richiede ed oggi più che mai è valido ciò che diceva il grande Seneca:

Non scholae sed vitae discimus.

Articolo a cura dell’ ing. Alfonso Laganà

 

Maturità 2025: le discipline della seconda prova scritta e l’importanza della condotta.

“Maturità 2025: le discipline della seconda prova scritta e l’importanza della condotta. Valditara: ‘Puntiamo a una scuola di qualità, con centralità della persona e cultura del rispetto'”

Maturità 2025: Pronti, partenza, via! Ecco cosa ti aspetta all’esame di Stato

L’estate si avvicina e con lei l’attesissimo esame di maturità. Quest’anno, la prova finale riserva qualche novità, ma le basi restano le stesse: una bella sfida per mettere alla prova tutto quello che hai studiato negli anni del liceo o dell’istituto tecnico.

Cosa cambia?

Colloquio più completo: Oltre alle classiche domande sulle materie, si parlerà anche delle tue esperienze durante gli stage (PCTO) e, per chi non ha proprio brillato in condotta, ci sarà un elaborato sulla cittadinanza attiva.
Maggiore attenzione alle competenze trasversali: L’esame non sarà solo una verifica delle tue conoscenze, ma anche un’occasione per dimostrare le tue capacità di lavorare in gruppo, risolvere problemi e comunicare efficacemente.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ti aspetta per la seconda prova scritta:

Licei:

Classico: Latino
Scientifico: Matematica (anche per Scienze applicate e Sport)
Linguistico: Lingua e cultura straniera 1
Scienze umane: Scienze umane (Diritto ed Economia politica per l’opzione Economico-sociale)
Artistico: Discipline progettuali specifiche
Musicale: Teoria, analisi e composizione
Coreutico: Tecniche della danza

Istituti tecnici:

Amministrazione, Finanza e Marketing: Economia aziendale (Lingua inglese per “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica per “Sistemi informativi aziendali”)

Turismo: Lingua inglese
Costruzioni, Ambiente e Territorio: Geopedologia, Economia ed Estimo
Informatica e telecomunicazioni: Informatica o Telecomunicazioni (a seconda dell’articolazione)
Grafica e comunicazione: Progettazione multimediale
Agrari: Economia, Estimo, Marketing e Legislazione (Enologia per “Viticoltura ed enologia”)

Come prepararti al meglio?

Organizza uno studio efficace: Crea un piano di ripasso personalizzato e non trascurare nessuna materia.
Sfrutta le risorse a tua disposizione: Chiedi aiuto ai tuoi professori, partecipa a gruppi di studio e utilizza i materiali didattici messi a disposizione dalla scuola.
Simula gli esami: Fai delle prove con i vecchi temi per abituarti alla struttura e alla tipologia delle domande.
Non sottovalutare il colloquio: Prepara una presentazione sulle tue esperienze di stage e rifletti sui temi della cittadinanza attiva.
Ricorda: La maturità è un traguardo importante, ma non è la fine del mondo. L’importante è dare il massimo e affrontare l’esame con serenità. In bocca al lupo!

Francesco Iaccino
Docente, Insegnante specializzato sul sostegno, Formatore

Componente CTS “scuolaÈ..”