CONGEDI PARENTALI: cosa è cambiato dal 1° gennaio 2025

Vediamo cosa cambia per i congedi parentali per il personale docente ed ATA della scuola a partire dal primo gennaio con la legge di bilancio 2025.

Le nuovi disposizioni di legge si applicano a partire dal 1° gennaio 2025 a tutti i lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2024.

In pratica si ha un aumento della retribuzione per il secondo e terzo mese di congedo parentale, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una misura strutturale che eleva all’80% la retribuzione dell’indennità di congedo parentale per il secondo e terzo mese (entro il sesto anno di vita del bambino). Questa modifica sostituisce la precedente elevazione al 60% e rende permanente l’aumento all’80%, inizialmente previsto solo per il 2024.

Si ha quindi un miglioramento rispetto alla normativa precedente sono infatti migliorate ulteriormente le condizioni economiche per i genitori che usufruiscono del congedo parentale, offrendo un sostegno più consistente nei primi anni di vita del bambino.

Eccezione per chi ha già terminato il congedo nel 2024 infatti per coloro che hanno terminato il congedo di maternità o paternità nel corso del 2024, si applica l’elevazione all’80% per il secondo mese (come previsto dalla legge di bilancio precedente), ma non per il terzo mese, che rimane al 30%.

Nessuna modifica invece per chi ha terminato il congedo prima del 2024, per i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o paternità entro il 31 dicembre 2023, non si applicano le nuove disposizioni e il congedo parentale continua ad essere retribuito secondo le modalità precedenti.

In definitiva la durata complessiva del congedo parentale rimane di 9 mesi, con un periodo indennizzabile di 3 mesi per ciascun genitore (non trasferibili) e un ulteriore periodo di 3 mesi utilizzabile da uno solo dei genitori.

Vediamo un quadro riepilogativo:

Periodo di conclusione del congedo di maternità/paternità Retribuzione congedo parentale
Entro il 31/12/2023 1° mese 100% (se usufruito entro il 6° anno), 2° mese 30%
Nel corso del 2024 1° mese 100% (entro il 12° anno), 2° mese 80% (entro il 6° anno), 3° mese 30%
Dopo il 31/12/2024 1° mese 100% (entro il 12° anno), 2° e 3° mese 80% (entro il 6° anno), altri mesi 30%
  • D. Lgs. n. 151/2001 – art. 32, comma 1, lett. a)
  • D. Lgs. 15 giugno 2015 n. 80 – art. 7
  • D. Lgs del 30 giugno 2022, n.105 – articolo 2, comma 1, lettera i)
  • CCNL 18/01/2024 – art. 34, comma 2 comparto istruzione e ricerca
  • Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025)

A cura di Dott. Domenico Tripodi
Responsabile Sezione Milano scuolaÈ…

Il ritorno del Latino alla Scuola Media

Il ritorno del latino alle scuole medie a partire già dal 2025 è la logica conclusione di un percorso iniziato da tempo dal Ministero della P.I. nell’interesse e a tutela degli studenti italiani. Lo studio del latino è educativo nel senso etimologico del termine (ex ducere) per far emergere le qualità migliori dello studente : lo obbliga a ragionare, obbligo che in poco tempo si trasforma in una piacevolissima abitudine a riflettere per meglio comprendere i testi che legge.

Andare ad individuare soggetto, predicato e complementi vari e renderli poi nel miglior modo possibile in italiano sviluppa prima ed affina poi le capacità logico deduttive del ragazzo. Per potersi confrontare con un testo occorre conoscere regole, paradigmi ed avere acquisito tutta una serie di conoscenze necessarie che rispondono appieno a ciò che diceva lo stesso Dante Alighieri: Non fascienza sanza lo ritenere aver inteso.

Mentre ancora in Italia si perde tempo a discutere se serva o no in Germania ed in Inghilterra, chi l’avrebbe mai detto! , è tutto un fiorire di corsi di latino, è proprio di dire :
Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur.

Pertanto se in Europa si avverte la necessità di sapere ciò che i vari Orazio, Cicerone, Seneca ci hanno tramandato bene ha fatto il governo ad avviare un’iniziativa del genere, chi sostiene il contrario lo fa perché pur avendone avuto la possibilità di farlo è stato o pavido o subdolo perché ritiene che il sapere deve essere nelle mani di pochi.

Sir Francis Bacon diceva ‘’Ipsa scientiapotestas est’’ o se preferite ‘’Sapere è potere’’ per cui discutere sull’importanza del latino è pleonastico e cominciare a studiarlo alle scuole medie offre una grandissima opportunità: poter cominciare le superiori con una buona conoscenza di base equivale ad avere più tempo per approfondire i testi cosa che al momento non si può fare perché bisogna partire da zero. Ciò è da sprone per la classe insegnante che deve guardare alla materia con un orizzonte più ampio e contenuti più profondi.

Conoscere il latino equivale a padroneggiare l’italiano in maniera formidabile e ad acquisire quelle capacità relazionali tanto richieste oggi nel mondo del lavoro soprattutto a livello dirigenziale quando si tratta di organizzare un lavoro di squadra per ottimizzare i risultati di aziende e società.

Altro che lingua in disuso il latino è perfettamente funzionale a ciò che il mondo del lavoro richiede ed oggi più che mai è valido ciò che diceva il grande Seneca:

Non scholae sed vitae discimus.

Articolo a cura dell’ ing. Alfonso Laganà

 

Maturità 2025: le discipline della seconda prova scritta e l’importanza della condotta.

“Maturità 2025: le discipline della seconda prova scritta e l’importanza della condotta. Valditara: ‘Puntiamo a una scuola di qualità, con centralità della persona e cultura del rispetto'”

Maturità 2025: Pronti, partenza, via! Ecco cosa ti aspetta all’esame di Stato

L’estate si avvicina e con lei l’attesissimo esame di maturità. Quest’anno, la prova finale riserva qualche novità, ma le basi restano le stesse: una bella sfida per mettere alla prova tutto quello che hai studiato negli anni del liceo o dell’istituto tecnico.

Cosa cambia?

Colloquio più completo: Oltre alle classiche domande sulle materie, si parlerà anche delle tue esperienze durante gli stage (PCTO) e, per chi non ha proprio brillato in condotta, ci sarà un elaborato sulla cittadinanza attiva.
Maggiore attenzione alle competenze trasversali: L’esame non sarà solo una verifica delle tue conoscenze, ma anche un’occasione per dimostrare le tue capacità di lavorare in gruppo, risolvere problemi e comunicare efficacemente.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ti aspetta per la seconda prova scritta:

Licei:

Classico: Latino
Scientifico: Matematica (anche per Scienze applicate e Sport)
Linguistico: Lingua e cultura straniera 1
Scienze umane: Scienze umane (Diritto ed Economia politica per l’opzione Economico-sociale)
Artistico: Discipline progettuali specifiche
Musicale: Teoria, analisi e composizione
Coreutico: Tecniche della danza

Istituti tecnici:

Amministrazione, Finanza e Marketing: Economia aziendale (Lingua inglese per “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica per “Sistemi informativi aziendali”)

Turismo: Lingua inglese
Costruzioni, Ambiente e Territorio: Geopedologia, Economia ed Estimo
Informatica e telecomunicazioni: Informatica o Telecomunicazioni (a seconda dell’articolazione)
Grafica e comunicazione: Progettazione multimediale
Agrari: Economia, Estimo, Marketing e Legislazione (Enologia per “Viticoltura ed enologia”)

Come prepararti al meglio?

Organizza uno studio efficace: Crea un piano di ripasso personalizzato e non trascurare nessuna materia.
Sfrutta le risorse a tua disposizione: Chiedi aiuto ai tuoi professori, partecipa a gruppi di studio e utilizza i materiali didattici messi a disposizione dalla scuola.
Simula gli esami: Fai delle prove con i vecchi temi per abituarti alla struttura e alla tipologia delle domande.
Non sottovalutare il colloquio: Prepara una presentazione sulle tue esperienze di stage e rifletti sui temi della cittadinanza attiva.
Ricorda: La maturità è un traguardo importante, ma non è la fine del mondo. L’importante è dare il massimo e affrontare l’esame con serenità. In bocca al lupo!

Francesco Iaccino
Docente, Insegnante specializzato sul sostegno, Formatore

Componente CTS “scuolaÈ..”