Riforma della scuola Renzi rinviata di un anno

buona scuola

Secondo Repubblica.it ormai è quasi certo la riforma della scuola del governo Renzi sarà rinviata di un anno.

Ospite a Porta a porta, il presidente del consiglio dichiara “Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano i precari. Si andrà al prossimo anno”.
Di certo è che i tempi sono troppo stretti per poter applicare il ddl “la buona scuola”, la scuola che già affronta mille problemi, rischierebbe di andare nel caos totale, considerando anche che i tempi di discussione al senato sono più lunghi del previsto.
Il sito cobas-scuola titola “Renzi si è arreso, ma vendicandosi meschinamente sui precari” riferendosi al fatto che rinviando il ddl si rinvia anche l’assunzione di una parte dei precari.

Secondo il segretario nazionale unicobas d’Errico “Il progetto di Renzi appare sempre più chiaro: realizzare la riforma senza neppure pagare il pegno delle assunzioni, perché non ci sono soldi o, per essere più precisi, non li si vuol trovare”.
Ormai da tempo sono state evidenziate da più parti i molti aspetti negativi di questo disegno di legge, che sono evidenti, per questo non stupisce nessuno il fatto che Renzi stia incontrando tante difficoltà.

Migrazione dell’account di POSTA CERTIFICATA del GOVERNO

PEC

A seguito della imminente dismissione di tutti gli account @postacertificata.gov.it, bisogna provvedere ad effettuare la migrazione del proprio account su un’altra casella di posta certificata.

Questa migrazione può avvenire con un qualsiasi gestore che fornisca questo servizio, anche se per usufruirne gratuitamente per il primo anno, i gestori sono 3 come da comunicazione ricevuta:

 

Dal 13 marzo 2015 e fino al 18 settembre 2015, tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC gratuita per un anno. Tale casella sarà resa disponibile da uno dei tre seguenti Gestori PEC:

* Aruba PEC S.p.A.

* Infocert S.p.A.

* Postecom S.p.A.

La richiesta va fatta direttamente a uno dei tre precedenti Gestori. 

 

CAP1: Prendere visione del comunicato

 

PEC 1accediamo alla nostra casella sul sito www.postacertificata.gov.it inserendo le nostre credenziali, e clicchiamo su Casella PostaCertificata@
PEC 2Una volta effettuato l’accesso alla nostra casella, tra le diverse comunicazioni, troveremo quella con oggetto: POSTA CERTIFICATA: COMUNICAZIONE DI GRADUALE SOSPENSIONE CEC-PAC
PEC 3

Aprendo questa mail, non vedremo direttamente il contenuto, ma diversi allegati tra cui: COMUNICAZIONE DI GRADUALE SOSPENSIONE CEC-PAC

La comunicazione dice:

PEC 4

Gentile Utente,

Si avvisa che il servizio di Postacertificat@ (CEC-PAC), dedicato esclusivamente alle comunicazioni tra cittadini e pubblica amministrazione, sarà progressivamente sospeso per far convergere tutte le comunicazioni di posta certificata su sistemi di PEC standard, abitualmente utilizzati nelle comunicazioni tra cittadini, professionisti e imprese.

La sospensione del servizio osserverà la seguente tempistica:

1) dal 18 dicembre 2014 non sono più rilasciate nuove caselle CEC-PAC a cittadini e pubbliche amministrazioni, ivi incluse le caselle per le quali la richiesta di attivazione online è stata presentata in data antecedente, ma per le quali non si è ancora proceduto all’attivazione presso gli uffici postali;

2) dal 18 marzo 2015 al 17 luglio 2015 le caselle saranno mantenute attive solo in modalità di ricezione e sarà consentito agli utenti l’accesso alle stesse solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti;

3) dal 18 luglio 2015 le caselle non saranno più abilitate alla ricezione di messaggi e l’accesso alle stesse sarà consentito, sino al 17 settembre 2015, solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti; dal 18 settembre sarà definitivamente inibito l’accesso alla propria casella;

4) dal 18 settembre 2015 al 17 marzo 2018, sarà garantita agli utenti del servizio CEC-PAC la possibilità di richiedere l’accesso ai log dei propri messaggi di posta elettronica certificata.

Dal 13 marzo 2015 e fino al 18 settembre 2015, tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC gratuita per un anno. Tale casella sarà resa disponibile da uno dei tre seguenti Gestori PEC:

* Aruba PEC S.p.A.

* Infocert S.p.A.

* Postecom S.p.A.

La richiesta va fatta direttamente a uno dei tre precedenti Gestori.

Dal 13 marzo 2015 dall’indirizzo http://www.agid.gov.it/manif-interesse-fornitura , gli utenti CEC-PAC interessati potranno raggiungere i siti dei tre Gestori sia per conoscere le caratteristiche del servizio offerto sia per poter effettuare la richiesta.

Di seguito alcune semplici istruzioni per agevolare il salvataggio delle comunicazioni presenti sulla sua casella di Posta certificata CEC-PAC:

* Salvataggio delle email configurando un client di posta

Configurare un client di posta secondo le modalità illustrate nella Guida completa sul portale www.postacertificata.gov.it. alla voce Servizi -> Servizi Base -> Come configurare il client di posta Outlook 2010/Come configurare il client di posta Thunderbird

Una volta configurato il client e scaricate le email, queste devono essere salvate in una cartella creata sul proprio PC. Il salvataggio sulla cartella locale può essere fatta in modalità drag-and-drop (per trascinamento della email nella cartella creata sul PC) oppure con il classico copia-incolla

* Salvataggio delle email attraverso il fascicolo

Qualora si desideri salvare le email direttamente dal portale www.postacertificata.gov.it è necessario che queste vengano prima spostate in una cartella creata ad hoc nel fascicolo e poi scaricare la cartella creata sul proprio PC

Procedere in questo modo:

1 accedere al portale www.postacertificata.gov.it

2 autenticarsi con le proprie credenziali

3 cliccare su Casella PostaCertificat@

4 cliccare su Fascicolo

5 cliccare su Crea cartella fascicolo

6 assegnare un nome alla cartella dove verranno spostati i messaggi (es: BackupPostainArrivo). Il nome della cartella non può contenere spazi, underscore e punteggiatura

7 cliccare su “Aggiungi” e poi su “Torna al Fascicolo”. Nel fascicolo si visualizzerà la casella creata.

8 cliccare su Posta in Arrivo

9 selezionare una email per volta apponendo una spunta nel check-box alla voce Seleziona.

10 cliccare su “Salva mail in fascicolo”. L’operazione deve essere fatta per ogni singola email, non è possibile selezionare tutte le email e spostarle contemporaneamente tutte nel fascicolo.

11 cliccare sul nome della cartella creata nel fascicolo e poi cliccare su “Salva messaggi”. Procedere come illustrato per ogni singola email

12 Terminato il salvataggio delle email nella cartella creata nel fascicolo, cliccare su “Fascicolo”

13 selezionare il check-box relativo alla casella creata per il salvataggio delle email

14 cliccare su “Scarica”. Si aprirà il box del Sistema Operativo dove dovrà essere selezionata la posizione sul PC dove salvare la cartella che stiamo scaricando. La cartella verrà scaricata in formato .zip. All’interno della cartella salvata sul PC si troveranno i messaggi email.

Se è necessario salvare email presenti in altre cartelle, ad esempio Posta Inviata, procedere come dal punto 5. in poi.

Il concessionario del servizio Postacertificat@

 

CAP2: REGISTRAZIONE ad uno dei 3 GESTORI

 

Come dicevamo inizialmente, nella comunicazione ricevuta, vengono consigliati 3 gestori che offriranno il servizio gratuitamente solo per il primo anno.

 

…A PURO TITOLO D’ESEMPIO scegliamo il gestore “Postecom SPA”

cliccando sul link  http://postecert.poste.it/pec/promoecp.shtml  vedremo il seguente avviso:

PEC privati – Promozione PEC gratuita riservata agli utenti Postacertificat@ (CEC-PAC)

La promozione sarà attiva dal 13 marzo 2015 fino al 18 settembre 2015

 

PEC 5

Per prima cosa bisogna REGISTRASI al sito delle poste, al seguente link

http://www.poste.it/online/registrazione/

PEC 6 Click cu “Registrazione per residenti in Italia”
PEC 7Compila tutti i campi delle schermate successive alla seguente e al termine di ogni schermata cliccare su INVIA:
PEC 7a

– Importante: clicca su “STAMPA I DATI”, per salvare il file pdf che contiene tutti i dati che hai inserito e le condizioni del servizio. Aprendo il file potrai effettuare la stampa. Conserva i dati, più avanti ne avrai bisogno per completare la registrazione

– Controlla sul tuo cellulare gli SMS in arrivo: riceverai il “codice di attivazione” necessario per terminare la procedura.
– Lascia la schermata che conferma l’avvenuta REGISTRAZIONE
– Andiamo su www.poste.it e clicchiamo su REGISTRATI:

PEC 7be poi su “codice di Attivazione”
Click su “Inserisci codice di attivazione privati”PEC 7c
PEC 7d– Inserisci userid e password che hai scelto durante la registrazione sul sito Poste Italiane. Se non li ricordi consulta il file pdf che hai salvato o stampato in precedenza
– Inserisci il codice di attivazione ricevuto con l’SMS e poi click su ATTIVAZIONE
– Lascia la schermata che conferma l’avvenuta ATTIVAZIONE
PEC 10TORNIAMO sul link  http://postecert.poste.it/pec/promoecp.shtml  e clicchiamo su “AQUISTA ONLINE”
Inseriamo Il nome utente e la password appena generati e poi click su “ACCEDI”PEC 11
PEC 12Nella schermata successiva clicchiamo su “Promozione per i soli utenti di PostaCertificata@ (CEC-PAC)”
PEC 13In fine basta inserire il vecchio nome utente relativo alla casella @postacertificata.gov.it e seguire i passi indicati dalla procedura online per l’attivazione della tua nuova casella PEC

 

Qui, il sistema lascerà invariato il vostro vecchio nome utente, mentre sostituirà il resto (quello che viene dopo la @).

QUINDI da questo momento, la situazione sarà la seguente:

 

PRIMA: nome.cognome @ postacertificata.gov.it

ORA: nome.cognome @ ecp.postecert.it

 

(ATTENZIONE in realta NON ci sono spazi tra la @, sono stati inseriti nell’articolo solo per motivi di sicurezza)

 

 

CAP3: PRIMO ACCESSO alla nuova posta PEC

 

Per effettuare il PRIMO ACCESSO basta andare sul link https://webmail.postecert.it/cp/ps/Main/login/Login

 

PEC 14

Inserire il nome utente e la pwd di posta certificata appena creati:
– UTENTE: nome.cognome @ ecp.postecert.it
– PASSWORD: “la password scelta in fase di registrazione della nuova casella”

PEC 15Ecco la nuova casella PEC

 

 

 

CAP4: Modifica dell’account di ricezione comunicazioni su ISTANZE ONLINE

 

Effettuiamo l’accesso al sito ISTANZE ONLINEPEC 16
Click su “Gestione Indirizzo Posta Certificata”PEC 17
Qui sarà ancora presente il vecchio indirizzo “@postacertificata.gov.it”, click su MODIFICAPEC 18
Inseriamo il NUOVO indirizzo di Posta Certificata “nome.cognome @ ecp.postecert.itPEC 19

– Il sistema prospetterà una pagina con la conferma di avvenuta modifica. Verrà prospettato anche un messaggio di avviso sulle operazioni che l’utente dovrà fare successivamente a questa variazione.

IMPORTANTE: Terminata la procedura di inserimento della casella Posta Certificata il sistema invierà in automatico una mail sul nuovo indirizzo inserito. Nella mail sarà indicato un codice alfanumerico (detto codice di validazione) che l’utente dovrà utilizzare per procedere alla validazione della casella di posta certificata.

PEC 20Per effettuare la “VALIDAZIONE” (che è un operazione essenziale), torniamo sulla schermata principale del sito e clicchiamo su “Validazione Indirizzo di Posta Certificata”
PEC 22Inseriamo nel campo corrispondente il codice di validazione ricevuto sulla casella di posta certificata e clicchiamo su “CONFERMA”

  

Il sistema prospetterà una pagina con la conferma di avvenuta validazione.

 

clicca qui se vuoi scaricare la guida 

 

Si consiglia inoltre di cambiare l’indirizzo PEC in tutti gli enti dove si è registrati, come per esempio l’INPS.

 

Per qualsiasi dubbio scriveteci, tramite il menù contatti.

Prof.ssa Santina Sergi
Referente scuolaЀ – Sezione Calabria

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Ennesimo, assurdo taglio agli organici ATA 2015/16

Dopo i tagli  attuati dalla legge Gelmini 133/08 per un triennio che avevano massacrato le scuole, con ricadute pesanti per le Istituzioni scolastiche. La situazione è continuata a peggiorare “grazie” al dimensionamento scolastico, che ha causato l’ulteriore perdita di posti che colpisce il personale ATA. Mentre il personale continua con fatica tra mille difficoltà, a mandare avanti il lavoro  vedi articolo precedente.

Incredibilmente la legge di stabilità 2015 continua a tagliare posti, si prevede una perdita 2.020 posti, 1.165 posti di Assistente Amministrativo e 855 posti di Collaboratore Scolastico.

Anche dopo l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati tale ipotesi viene confermata.

Il taglio è subordinato all’avvio di un processo di informatizzazione delle segreterie che dovrebbe sostituire il “lavoro dell’uomo”, peccato che le segreterie non sono per nulla attrezzate, allo stato attuale con i mezzi a disposizione l’informatizzazione, non solo non ha ridotto il lavoro, anzi a volte è stato proprio il contrario.

I sindacati vista la gravità della situazione hanno chiesto un incontro urgente al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e inoltre hanno chiesto formalmente di attivare il tavolo di concertazione in materia di organici del personale ATA.

La situazione ha davvero dell’assurdo, lo stesso governo che si propone di rilanciare la scuola, con un ddl denominato “la buona scuola”, continua inesorabilmente con i tagli soprattutto a danno del personale ATA.

Leggi l’articolo precedente…

Redazione scuolaE’ sezione Lombardia

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Jobs act: Il congedo parentale si allunga

Approvato dal Governo il jobs act, tra le varie novità, vi è anche un cambiamento nella durata del congedo parentale.

Si allunga quindi l’età massima del bambino che da 8 anni passa a 12 anni di età, per il congedo parentale non retribuito.

Si allunga anche il congedo retribuito, dagli attuali 3 anni si passa a 6 anni, la durata comunque rimane sempre di 6 mesi.

Viene ridotto inoltre il preriodo di preavviso al datore di lavoro che passa dagli attuali 15 giorni, a 5 giorni, infine vi è la possibilità di trasformare il congedo in part-time al 50%, cioè congedo a ore.

DDL scuola primo STOP al Senato

DDL scuola primo STOP al Senato, Voti contrari 10 voti favorevoli 10

Pareggio che blocca la riforma al Senato in Commissione Affari Costituzionali, determinante è stato il voto  di Mario Mauro senatore di Gal, senatore da poco uscito dalla maggioranza.

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La DE-STABILIZZAZIONE del personale A.T.A. negli ultimi anni

amministrativoLa situazione in cui oggi si viene a trovare il personale A.T.A. delle scuole è gravosa sotto molti punti di vista; si registra un forte disagio che vive questo personale, penalizzato come tutto il comparto dal reiterato blocco dei contratti e dalla manomissione di intese contrattuali, come quelle sulle posizioni economiche, su cui ha pesato anche l’inaccettabile ostruzionismo del MEF che finalmente ha da poco riaperto procedure di assegnazione.

La legge di stabilità 2015, inoltre, insieme a tutti i tagli programmati, ha previsto anche 2.020 unità in meno per il Personale ATA; l’obiettivo naturalmente è il risparmio in questo caso di circa 51 milioni di euro a partire proprio dal prossimo anno scolastico 2015-2016.

La situazione non cambia per chi cerca di sopravvivere con le supplenze brevi: ai dirigenti scolastici infatti, grazie al DDL non sarà più concesso di assegnare supplenze brevi in riferimento all’art. 1 del comma 78 della legge 23/12/1996, n. 662 escluse le scuole in cui l’organico di diritto risulti essere inferiore a tre posti. A sopperire alle necessità dovrà pensarci il personale che è già in servizio.

Quello che non viene recepito è che  anche per il personale tecnico amministrativo ausiliario serve l’istituzione di un organico stabile per limitare le difficoltà organizzative e dare un regolare supporto all’attività didattica; oltretutto la scuola dell’autonomia conferisce a questa preziosa categoria sempre più competenze e responsabilità: ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto, pratiche di pensione, tutte attività sulle quali il personale andrebbe formato adeguatamente anche perché il lavoro va a incidere sui diritti delle persone (sia in termini di attribuzione che in termini pecuniari e di scatti di carriera). Nessuna formazione prevista, nemmeno durante il periodo di prova dopo il passaggio di ruolo, niente affiancamento di un tutor.

Mentre si richiedono sempre maggiori competenze, per esempio informatiche per via della dematerializzazione, come vedremo non è prevista nessuna forma di avanzamento di carriera.

Non dimentichiamo che vi sono almeno 10mila posti vacanti e altrettanti dipendenti precari con almeno 36 mesi di servizio; andrebbero ripensate quindi le norme attuali per superare l’ulteriore taglio sia agli organici che alle supplenze del personale ATA nell’ottica dell’efficacia ed efficienza del servizio di istruzione e formazione oltre che della garanzia di vigilanza e sicurezza per gli utenti.

Non solo: la figura dell’assistente tecnico va estesa alla scuola del primo ciclo, dal momento che le innovazioni tecnologiche e la didattica laboratoriale investono anche questo segmento di istruzione, attualmente questo carico di lavoro va a ricadere sugli assistenti amministrativi non formati o figure esterne incidendo sul bilancio scolastico, sempre più in difficoltà.

Da ultimo ma non meno importante è la questione della mobilità professionale ATA: è ancora bloccata per i tanti Assistenti Amministrativi che svolgono le funzioni superiori e che da decenni sostituiscono i DSGA senza avere alcuna possibilità di valorizzazione stipendiale, né di progressione di carriera.  Questa instabilità sui posti della figura apicale comporta una discontinuità nell’amministrazione della scuola con ovvie ripercussioni negative anche sulla didattica.

D’altronde per il profilo di Direttore amministrativo non sono stati mai banditi i concorsi ordinari (neanche sul turn over), nonostante esista già l’autorizzazione della Corte dei Conti a 450 posti, data dal DPCM del 21/04/2011. 

Questo è un altro sintomo indicativo della poca considerazione verso la categoria, “maltrattata” negli ultimi anni da tutti i governi che si sono succeduti, si sperava infine nella riforma della “buona scuola” dove invece con sorpresa il personale ATA inizialmente non veniva nemmeno citato, il ddl che si prefigge di riformare l’intero sistema scolastico, si permette il “lusso” di non considerare completamente un intero reparto, che svolge importanti compiti per il corretto funzionamento di una vera “buona scuola”. 

Inoltre il Governo deve rendersi conto che il  problema della stabilizzazione non riguarda esclusivamente il personale docente ma anche quello amministrativo, tecnico ed ausiliario, per cui ci si domanda perchè, all’interno del decreto legge in via di emanazione su “La Buona Scuola”, non è stato previsto un piano di assunzioni anche per il personale ATA e un riconoscimento della professionalità che si rifletta su una futura valorizzazione  che riconosca che la categoria non è più quella di una volta ma è stata investita di funzioni complesse e imprescindibili per una complessa organizzazione come quella che è diventata oggi la nostra scuola.

 

A cura della Redazione scuolaE’ 

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Incontro tra il Ministro dell’Istruzione e i rappresentanti dei sindacati: NULLA DI NUOVO

giannini buona scuolaApprovato dall’Aula di Montecitorio il 20 maggio, il ddl 2994 è stato trasmesso al Senato e assegnato in sede referente alla 7ª commissione. 

 

Nella giornata di giovedì 28 maggio avrà luogo l’audizione delle organizzazioni sindacali di categoria, mentre domani (27 maggio) saranno in audizione le confederazioni. 

 

Ieri ha avuto luogo al Miur l’incontro tra il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini e i rappresentanti dei sindacati, nel corso dell’incontro, il Ministro ha ribadito che “l’impianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio al Senato perché autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali” . 

Quindi  nessuna disponibilita’ a rivalutare gli articoli sul precariato e neppure sui presidi; l’unico punto su cui  sono disposti a dialogare riguarda la valutazione dei docenti.

L’incontro è dunque un nulla di fatto: speriamo nella giornata di giovedì 28 maggio , data in cui avrà luogo l’audizione delle organizzazioni sindacali di categoria, mentre domani (27 maggio) saranno in audizione le confederazioni.
 

Rimangono invariati i seguenti punti: 

 

1) L’assunzione dei docenti nelle scuole, al di fuori del Piano assunzioni da 100 mila posti prevista per il 1° settembre 2015, avverrà per concorso pubblico.
Il Disegno di legge sulla Buona Scuola,  bandirà entro il prossimo 1 ottobre il nuovo concorso per titoli e per esame per l’assunzione, a tempo indeterminato, dei docenti per il triennio 2016-2018. In tutto saranno circa 60 mila i posti nella scuola ai quali, però, dovranno essere sottratti i 6 mila e 500 idonei, ma non vincitori, del concorso 2012.
Si auspica che  gli idonei 2012 possano essere assunti anche nel Piano delle assunzioni del 1° settembre 2015, ma si tratta di una ipotesi con pochissime possibilità di realizzazione: se ne discuterà in Senato.

Quindi risulta chiaro è che a partire dal prossimo concorso nella scuola, i candidati dovranno possedere, necessariamente, l’abilitazione: dunque, viene confermato che gli abilitati al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) e quelli dei Percorsi Speciali Abilitanti (PAS) non rientrano nel Piano delle assunzioni del prossimo 1° settembre. Ma potranno partecipare al concorso che verrà bandito entro il 1° ottobre 2015 per la classe o per la tipologia di posto scelto.

Costituiranno titoli che attribuiranno un punteggio maggiore per i candidati l’aver insegnato per un minimo di 180 giorni continuativi, con contratti a termine e l’aver conseguito l’abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per esami e per titoli, oltre all’ottenimento della laurea magistrale o a ciclo unico.

Non ci resta che aspettare che l’incontro di domani possa portare dei risultati, anche se, dopo il discorso di oggi, non è emersa nessuna volonta’ di rivedere e rivalutare i punti sopra esposti.

 
Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia
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Al vaglio le Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie come procedere

utilizzazionieass.provvisorie bannerAttimi di considerazione e rispetto…

 

Dopo un estenuante e complicata attesa è stato resa attiva la nota delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2015/16. In attesa di contrattazione definitiva inerente la procedura relativa alle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, per  predisporre al meglio il corretto e regolare avvio dell’ anno scolastico 2015-16  indichiamo, di seguito, le date di scadenza e procedure entro cui il personale interessato dovrà presentare le domande:

 

 

  • dal 15 al 30 giugno  personale docente della scuola dell’infanzia e della primaria (tramite istanze online);
  • dal 1° al 15 luglio personale docente della scuola di I e II grado (tramite istanze online);
  • dal 1° al 15 luglio personale educativo e docenti di religione cattolica (domande cartacee);
  • entro il 10 agosto personale A.T.A (domande cartacee).

 

Si precisa che le domande devono essere indirizzate all’Ufficio Scolastico territorialmente competente della provincia di titolarità per il tramite del dirigente scolastico dell’istituto di servizio. Le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione in altra provincia devono essere presentate direttamente all’Ufficio territorialmente competente della provincia richiesta e, per conoscenza, all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità. Nel caso in cui le citate domande siano presentate con modalità on line andranno inviate esclusivamente all’Ufficio territoriale della provincia di destinazione. L’Ufficio territoriale della provincia di titolarità ne sarà informato per conoscenza e a cura del sistema informativo. Le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria degli insegnanti di religione cattolica devono essere presentate alle Direzioni regionali competenti (ossia alle Direzioni Regionali nel cui territorio è ubicata la Diocesi richiesta). Il personale interessato a produrre domanda anche per diverso ordine di scuola è tenuto a rispettare la data di scadenza del proprio ordine di appartenenza come suindicato. Qualora le funzioni per la presentazione on line non fossero disponibili, la suddetta domanda è prodotta in forma cartacea, come da modello consultabili nella sezione area Download del sito.

Per informazioni e assistenza sulla compilazione della domanda usate il modulo contatti o scrivete ad uno dei referenti.

 

Redazione scuolaE’

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Approvato articolo 10 del DDL “La Buona Scuola” sull’assunzione dei precari

 
approved

L’esame dei 27 articoli del ddl “La Buona Scuola” è stato votato dalla Camera. La riforma passa adesso al Senato. 

​APPROVATO ARTICOLO SULL’ASSUNZIONE DEI PRECARI 

L’ Aula della Camera ha approvato l’articolo 10 del ddl scuola, che prevede uno piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di precari a partire dall’1 settembre 2015: il piano  riguarda i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, che per il prossimo anno scolastico avranno un incarico annuale. Si tratta di circa 100.000 precari. Il numero delle assunzioni (che riguardano solo la scuola primaria e secondaria), sarà determinato dal Ministero entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sulla base delle indicazioni dei Dirigenti scolastici.
 
In base agli emendamenti approvati in commissione e poi in aula, tutti i vincitori del concorso del 2012 che non rientreranno nel piano straordinario di quest’anno, lo saranno comunque negli anni successivi.​ Per il personale docente della scuola dell’infanzia e primaria continua invece ad applicarsi, fino a totale scorrimento delle relative graduatorie ad esaurimento, la disposizione secondo cui l’accesso ha luogo per il 50% mediante concorsi per titoli ed esami e per il restante 50% attingendo a queste graduatorie citate. A questi concorsi potranno accedere solo i candidati in possesso di abilitazione all’insegnamento. Il numero degli idonei non vincitori del concorso non potrà superare il 10% del numero dei posti banditi e le graduatorie avranno validità al massimo triennale.
 
​Un anno di prova, poi l’immissione in ruolo
 
La Camera ha poi approvato l’articolo 11 del ddl scuola che prevede un periodo di prova di un anno per i circa 100.000 precari che verranno assunti. La valutazione è affidata al dirigente scolastico, dopo aver sentito il Comitato per la valutazione dei docenti. Questo è costituito da dirigente scolastico, da due docenti della scuola stessa, da due genitori nelle scuole primarie e alle medie o da un genitore e da uno studente, alle superiori.​
 
Stralciata, invece, la norma che prevede la possibilità di devolvere il 5 per mille alle scuole, mettendo a rischio i finanziamenti al terzo settore. “L’esecutivo condivide le riflessioni del relatore che hanno portato a esprimere questo parere”, ha detto in aula Giannini. “Non si intende accantonare e abbandonare – ha aggiunto il ministro – l’idea che questo articolo contiene e che ha un contenuto molto innovativo. Il Governo si impegna comunque, ritenendo comunque valida la bontà dell’articolo 17 del ddl (Cinque per mille) una volta trovati fondi diversi, non derivanti dall’ambito dell’istruzione, a un successivo provvedimento”.​
 
Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia
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