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Scuola pubblica… ancora tagli???

tagliscuolaSecondo alcuni sindacati, mentre si pubblicizza con orgoglio da parte del PD, il decreto sulla riforma della Scuola del Governo Renzi, gli effetti sono già evidenti e parlano addirittura di tagli al personale.

Bisogna infatti considerare che già la legge di stabilità  taglia 2.020 unità di personale ATA (vedi articolo); inoltre secondo la FLC CGIL soltanto in Lombardia  vengono tagliati 850 posti di personale docente, nonostante ci sia un aumento di 5.500 studenti in più rispetto all’anno scolastico precedente.

Per non parlare della Puglia che subirà per il prossimo anno scolastico una decurtazione di 486 unità: l’organico di fatto dei docenti passa da 47.245 a 46.759 unità, cioè il 22,6 per cento dell’intero taglio nazionale!
Le nostre scuole, già oggi costrette a rendere con grande fatica il loro servizio, si troveranno a farvi fronte con ulteriori difficoltà.

Come afferma l’on. Silvia Chimienti (M5S), il PD aveva promesso inizialmente 148 mila posti di lavoro,  per passare poi a 100 mila dal 1° settembre ma non sarà così: 
“é una bugia. In definitiva ci saranno solo 40mila assunzioni al 1° di settembre, questa è la verità tutti gli altri contratti sono contratti virtuali, con decorrenza giuridica dal primo di settembre, e quindi assunzioni che verranno fatte nei prossimi anni.”

Secondo la CISL Scuola “Saranno esattamente 2.145 i docenti in meno rispetto a quelli in servizio nell’anno appena concluso.

Intanto oggi Il Sottosegretario Davide Faraone e le Organizzazioni Sindacali si incontreranno: la convocazione  ha ad oggetto la verifica definitiva dell’impegno di evitare i tagli al personale ATA: la FLC CGIL, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacaliha con fermezza sostenuto l’insostenibilità dei tagli di 2020 unità di Assistenti amministrativi e Collaboratori scolastici previsti dalla legge di stabilità 2015, per le conseguenze assai negative che quelle misure avrebbero sull’assistenza agli alunni con disabilità, sull’efficienza delle segreterie, sulla complessiva qualità del servizio.

Redazione scuolaE'- sezione Lombardia
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IMMISSIONI IN RUOLO: al via le domande per la Fase B e la Fase C

Secondo fonti ufficiose, l’ex  Direttore Generale del Miur avrebbe informato il sindacato CONITP che la nota ministeriale relativa al piano straordinario di assunzioni è quasi pronta e che le domande per le fasi B e C potranno essere effettuate nel periodo 18 luglio – 3 agosto 2015.

Ancora, secondo quanto riferito dal Conitp, tutti i docenti potranno scegliere tutte le province d’Italia. Chi non presenterà domanda, sarà escluso dalla possibilità di essere immesso in ruolo  e dovrà aspettare il prossimo concorso.

Per ognuna delle fasi b) e c) è prevista la possibilità di scegliere, con procedura informatica, l’ordine di priorità tra tutte le province ed optare tra posto comune o sostegno (se specializzati).
Se si è inclusi sia nella graduatoria del concorso che nelle GAE, si dovrà scegliere per quale delle due si preferisce concorrere all’assunzione.

Come si procede alle assunzioni nelle fasi b) e c)

L’ordine di assegnazione avviene, sulla base del punteggio posseduto nelle varie graduatorie, in base all’ordine di priorità delle province indicate e nell’ambito di ciascuna provincia nell’ordine della tipologia di posto a cui si è data la priorità.

In tutte le fasi, gli inclusi nelle graduatorie dei concorsi precedono gli inclusi nelle GAE.

Assegnazione della sede di servizio per 2015/2016.

Per gli assunti nella fase “ZERO” e nella fase a) del piano straordinario, viene assegnata la titolarità nella provincia di assunzione e una sede provvisoria.

Per le fasi b) e c) viene assegnata una sede in via provvisoria (senza alcuna titolarità) al termine di ciascuna delle due fasi. La decorrenza economica è dal momento del raggiungimento della sede assegnata.

Se al momento dell’assegnazione della sede si ha già in corso una supplenza annuale o fino al termine dell’attività didattica (non temporanea) la sede sarà raggiunta al termine del contratto, ovvero dal 1 settembre 2016 per le annuali e 1 luglio 2016 (o dopo gli esami di stato) per quelle fino al termine dell’attività didattica.

​Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

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ASSUNZIONI 2015/16: ecco come cambieranno le regole

100milaassunzioniApprovato alla camera il DDL “La Buona Scuola”, ormai manca solo la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dopodichè sarà convertito in legge. 

 

Ecco come, e secondo quali tempi, verranno assunti in via definitiva i precari della scuola:

      FASE ZERO: denominata “zero” per indicare che non cambierà nulla rispetto agli anni passati – le convocazioni avverranno secondo le consuete procedure:

  • il 50 per cento dei posti verrà individuato dalle graduatorie dei concorsi a cattedra del 2012, del 1999 e del 1990 ancora in vigore;
  • l’altra metà dei posti sarà appannaggio dei precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento(GAE).
     Entro il 31 agosto   riceveranno cioè  la proposta di assunzione a tempo indeterminato in 36.627;  tra posti comuni e di sostegno; le assunzioni avverranno per ambiti provinciale o regionale e gli interessati non correranno nessun rischio di trasferirsi in altre regioni per coronare il sogno della cattedra fissa.

 Ma dopo la fase “zero” i concorsi del 1999 e del 1990 cesseranno di avere efficacia.

A questo punto, scatta il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona scuola e cambiano le regole.

FASE A:   si dovrà concludere entro il 15 settembre e interesserà sempre i precari delle graduatorie a esaurimento e i vincitori del concorso 2012 (sempre con una ripartizione dei posti al 50%) che si contenderanno i posti rimasti vacanti dalla fase zero più 10.849 posti vacanti oltre il turn-over indicati nella relazione tecnica al provvedimento; l’assunzione si concretizzerà nella provincia in cui è inserito il supplente o nella regione in cui si è svolto il concorso 2012.

FASE B:  Si svolgerà in corso d’anno ma le assunzioni avranno decorrenza giuridica dal primo settembre 2015.

 Coloro che non sono stati destinatari di proposta di assunzione nella fase A dovranno produrre domanda online di assunzione indicando tutte le province mettendole in ordine di preferenza. I fortunati che riceveranno una proposta di contratto saranno chiamati a rispondere entro 10 giorni, accettando la proposta ricevuta. In caso contrario saranno fuori dal Piano straordinario di immissioni in ruolo.

FASE C: coloro che non hanno ancora ricevuto nessuna proposta passano alla fase C, l’ultima. Anche in questo caso le assunzioni avverranno secondo l’ordine di preferenza delle diverse province indicato nella domanda online. Ma sempre con la possibilità per il ministero di collocare il precario nella provincia italiana in cui sarà disponibile una cattedra libera. E, come nella fase B, la proposta potrà arrivare ben oltre l’avvio delle lezioni e avrà sempre decorrenza giuridica dal primo settembre 2015. In questa fase, i posti disponibili saranno quelli dell’organico potenziato.

Coloro che rifiuteranno l’assunzione, magari a centinaia di chilometri da casa, dovranno rimettersi in gioco attraverso il concorso ordinario che verrà bandito entro il prossimo primo dicembre. Mentre le graduatorie a esaurimento che rimarranno vacanti verranno via via cancellate. E con queste il precariato della scuola, e le aspettative di tutti quei docenti che, avendo impostato la loro vita, insegnato come precari per anni e anni,  sostenuto esami e concorsi per insegnare secondo regole certe, ora si ritrovano a dover ricominciare a studiare per il prossimo concorso.

 

IMMISSIONI IN RUOLO: al via le domande per la Fase B e la Fase C

 Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

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OGGI PRESIDIO IN PIAZZA MONTECITORIO

Ieri sera del 6 luglio, alla vigilia dell’arrivo nell’Aula della Camera del testo di riforma e del probabile sì definitivo, a Piazza Navona sono stati lanciati centinaia di palloncini che sorreggevano cartelli anti-ddl. 
Per la giornata di oggi, invece,   7 luglio a partire dalle ore 16 in piazza Montecitorio ci sarà un grande presidio organizzato con CISL Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda: sindacati, lavoratori e studenti, uniti per difendere la scuola.

Sblocco dei contratti degli statali…

                                                               penelope CHE TESSE mod 

Corte Costituzionale geniali più di Penelope e la sua tela……

«La Corte Costituzionale – recita il comunicato della Corte racchiuso in sei righe – in relazione alle questioni di legittimità costituzionale, sollevate con le ordinanze R.O. n. 76/2014 e R.O. n. 125/2014, ha dichiarato, con decorrenza dalla pubblicazione della sentenza, l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale, risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato. La Corte ha respinto le restanti censure proposte». 

Questa Sentenza oltre a lasciare esterrefatto chiunque sia cerebralmente equilibrato, suscita scalpore il fatto che i giudici, quali detentori della legalità e giustizia, dovrebbero mettere equilibrio, laddove sono venuti meno il rispetto dei principi di un intero comparto pubblico da parte del legislatore, con azioni paragonabili a quelle dei tempi di Nerone .

Questi Signori cosa fanno??? Una genialata!!! Concludendo così la “tela”:  

Emettono sentenza a favore dell’illegittimità sopravvenuta della norma sul blocco, però non esecutiva nell’immediato, privando l’intero comparto del mal tolto dichiarandola non retroattiva. 

Beh…. su questa storia sposa bene un vecchio proverbio napoletano;

” Chi’a avut’, avut’, avut’; chi’a rat, ‘a rat, ‘a rat, scordammoce ‘ò passat simm napole paesà…”

Adesso, permettete la franchezza, ovviamente, in base alla mia modesta conoscenza giuridica, mi chiedevo: 

“Se una norma viziata da illegittimità costituzionale ab origine, possa semplicemente essere stata dichiarata dalla Corte costituzionale inammissibile per illegittimità sopravvenuta???.” 

Detto in soldoni:  

E’ inutile continuare ad offendere l’intelligenza altrui, inventandosi buchi di bilancio. L’unica soluzione vera da paese ideale è quella di ridare ai lavoratori , quanto non dato ‘illegalmente’ e contro i principi costituenti , condannando i legislatori del tempo, a pagare con le proprie risorse il danno arrecato. 

 

Antonio Moro

Referente scuolaE’ – Sezione Campania

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Personale ATA pubblicazione graduatorie provvisorie 24 mesi, I Fascia

Ormai in quasi tutti gli Uffici Scolastici sono state pubblicate le graduatorie provvisorie relative all’inserimento in prima Fascia del personale ATA (24 mesi) , basta collegarsi al sito dell ‘Ufficio Scolastico di interesse per la consultazione, ricordiamo che chiunque volesse fare ricorso può prelevare il modello nell’area download del sito scuolaE’, chi avesse bisogno di assistenza può contattarci.

 

Per la Lombardia consultare il seguente link: http://scuolaelombardia.altervista.org/?p=597

 

Incredibile, il Senato approva la riforma della scuola

rip scuolaLa riforma della scuola firmata dal ministro Giannini sarà votata di nuovo alla Camera il 7 luglio, ma si tratta ormai di una mera formalità perché lo scoglio più arduo é stato superato ieri quando Renzi ha messo i senatori con le spalle al muro usando ancora lo strumento della fuducia.

  

Ha ottenuto così 159 voti favorevoli e 112 contrari, raggiungendo la cosiddetta maggioranza semplice; tra i senatori del PD solo Tocci, Mineo e Rita non hanno partecipato al voto, escludendo Casson che era in congedo. 

Il risultato é un MAXIEMENDAMENTO confezionato in origine dal Consiglio dei Ministri, passato alle commissioni parlamentari che l’hanno “ritoccato” senza mai cambiare la sostanza e tornato con la fiducia nelle mani della Camera che lo approverà formalmente senza più entrare nel merito. 

Risultato: 9 deleghe al Governo (uno dei temi più scottanti)  e 209 commi che si succedono senza titoli per orientarne la lettura in punti e sottopunti farciti di rinvii normativi. 

Dall’inizio di questa riforma il percorso è stato articolato e complesso, ma nonostante ciò non sono mai state prese seriamente in considerazione suggerimenti e proposte, pervenute da più parti e nemmeno le continue richieste dei sindacati. Le proteste sono state continue i docenti hanno fatto sentire la loro voce e la loro ragioni, culminate con lo sciopero del 5 maggio con migliaia di persone riversate nelle piazze (vedi articolo) e infine con il blocco degli scrutini.

Il Governo ignorando tutto ciò, ignorando la contrarietà proveniente da tutto il mondo della scuola, ha tirato dritto all’ obiettivo di portare a termine questa riforma che porta all‘involuzione di tutto il sistema Istruzione. Renzi ha contraddetto il suo partito, ha contraddetto persino se stesso fino a pochi giorni fa sembrava che la riforma della scuola sarebbe stata rinviata di un anno, ma subito dopo dichiara se passa il DDL 100mila assunzioni, altrimenti solo 22mila, quella che è stata definita la minaccia. 

I commenti sui media sono tantissimi, naturalmente tutti negativi, c’è chi parla di morte della Scuola Pubblica, fischi e urla al senato, secondo i sindacati è stata calpestata la Costituzione Italiana.

Inutile dire quali sono i punti sopravvissuti al rimaneggiamento perché un vero dietrofront non c’ è mai stato: su 100 mila assunti la metà saranno assunti solo GIURIDICAMENTE (un contentino, una forzatura) e finiranno nell’organico funzionale di potenziamento.  

Il “Super-Preside” sarà manager dell’autonomia come deciso all’inizio della Riforma e sarà valutato ogni tre anni da ispettori esterni (ma quanto esterni? )

Rimane ferma la chiamata diretta dei docenti e l’istituzione dei docenti scelti da lui stesso per collaborare secondo le sue direttive dietro compenso, inoltre valuterà i docentineo immessi in ruolo, dopo aver sentito il Comitato di valutazione, che sarà composto da tre insegnanti, un soggetto esterno, e due genitori (uno studente e un genitore al superiore); ricompenserà gli insegnanti migliori sulla base di criteri individuati dal Comitato di valutazione.

In queste condizioni è davvero difficile non pensare ad una scuola clientelare, che istituzionalizza il precariato con cadenza triennale, permette finanziamenti (ammesso che ci sia ancora chi crede nella scuola pubblica) e consente detrazioni per chi invece non ci crede più e può permettersi di dirottare i propri figli verso lidi privati.  

I sindacati dichiarano che continueranno le battaglie in tutte le sedi, senza escludere i tribunali.

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La Corte Costituzionale dichiara illegittimo il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici

Accogliendo la tesi dell’Avvocatura di Stato la Corte Costituzionale, ha dichiarato ieri l’illegittimità del blocco dei contratti nel pubblico impiego negli ultimi 6 anni.

L’applicazione della norma decorrerà dalla data di pubblicazione della stessa ma non sarà retroattiva, è stato evitato in tal modo un buco di 35 miliardi.

Dopo il blocco che era stato imposto dall’allora Governo Berlusconi, e confermato dal Governo Monti, che ha riguardato milioni di dipendenti pubblici, finalmente con questa sentenza si dovrebbe recuperare il costo dell’inflazione.

I sindacati a questo punto  vogliono che il governo avvii subito il confronto per arrivare presto al rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione.

Renzi se passa il DDL 100mila assunzioni, altrimenti solo 22mila

L’annuncio di Renzi sembra quasi un “ricatto”, probabilmente si arriverà a chiedere la fiducia.

Ma secondo l’USB l’unione sindacale di base Renzi mente anche sui numeri, in quanto anche senza l’approvazione del ddl le normali immissioni in ruolo dovrebbero essere 53.037 e non 22mila, dobbiamo aggiungere che la quota di 22mila risulta addirittura inferiore ai pensionamenti.

D’altronde Renzi riesce a smentire il PD,  infatti Francesca Puglisi aveva garantito 50mila assunzioni in caso di ritardo della riforma.

Secondo Scrima della CISL scuola, 100mila assunzioni sarebbero non soltanto indispensabili, ma addirittura insufficienti se l’obiettivo fosse più ambizioso di una pur doverosa “stabilizzazione” del lavoro precario.

Diversi partiti, associazioni e sindacati hanno considerato tale annuncio l’ennesima minaccia del governo Renzi, per cercare di far passare a tutti i costi il suo decreto sulla “buona scuola”.

Dunque sempre più contestato, sempre più complicato il cammino di questa riforma, il dubbio che questo decreto debba essere rivisto completamente, sembra ormai non colpire soltanto il Premier e la sua cerchia più ristretta.

Riforma della scuola Renzi rinviata di un anno

buona scuola

Secondo Repubblica.it ormai è quasi certo la riforma della scuola del governo Renzi sarà rinviata di un anno.

Ospite a Porta a porta, il presidente del consiglio dichiara “Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano i precari. Si andrà al prossimo anno”.
Di certo è che i tempi sono troppo stretti per poter applicare il ddl “la buona scuola”, la scuola che già affronta mille problemi, rischierebbe di andare nel caos totale, considerando anche che i tempi di discussione al senato sono più lunghi del previsto.
Il sito cobas-scuola titola “Renzi si è arreso, ma vendicandosi meschinamente sui precari” riferendosi al fatto che rinviando il ddl si rinvia anche l’assunzione di una parte dei precari.

Secondo il segretario nazionale unicobas d’Errico “Il progetto di Renzi appare sempre più chiaro: realizzare la riforma senza neppure pagare il pegno delle assunzioni, perché non ci sono soldi o, per essere più precisi, non li si vuol trovare”.
Ormai da tempo sono state evidenziate da più parti i molti aspetti negativi di questo disegno di legge, che sono evidenti, per questo non stupisce nessuno il fatto che Renzi stia incontrando tante difficoltà.