Milano: calendario convocazione e disponibilità posti

Sono state pubblicate il calendario delle convocazioni per la scelta delle sedi per il personale docente passato di ruolo e le disponibilità sul sito dell’USR Lombardia – AT Milano, visto il malfunzionamento del sito potete reperire gli allegati nell’Area download del sito.

ACCANIMENTO CONTRO IL PERSONALE ATA: Blocco alle assunzioni del Personale Amministrativo

PersonaleATAIl Ministero della Pubblica Istruzione ha pubblicato la nota 25141 del 10 agosto 2015 che fornisce le istruzioni annuali per le supplenze del personale docente, educativo ed ATA. La nota proposta dal Ministero prevede:

1) il divieto a procedere alle assunzioni a tempo indeterminato per il personale ATA amministrativo, stante il passaggio del personale soprannumerario dalle Province;

2) l’indicazione di nominare i supplenti sui posti liberi e disponibili non per tutto l’anno ma fino all’avente diritto con conferimento dal dirigente scolastico tramite le graduatorie d’istituto;

3) l’espresso divieto ai dirigenti scolastici di conferire le supplenze brevi del personale assente.

Tutto questo come sostengono i sindacati FLC CGIL introduce il concetto che il lavoro amministrativo scolastico sia fungibile tanto da poter essere svolto da chiunque provenga da amministrazioni diverse, perché cancella le supplenze annuali, perché percorre strade deleterie per la funzionalità della scuola (cambio del personale in corso d’anno) e perché lede i diritti dei lavoratori laddove prevede che sui contratti a tempo determinato sia apposto un termine.

Così come si viola il CCNL nel momento in cui si cerca di imporre, prima per legge e poi con la circolare, alle poche unità che rimarranno in servizio la sostituzione dei colleghi assenti che invece non è obbligatoria.

Senza tener conto che dopo i 47mila posti cancellati in tre anni e i 2020 eliminati quest’anno dalla Legge di Stabilità 2015, su 28mila posti ATA liberi le circa 6.200 assunzioni annunciate rappresentavano il minimo sindacale sulle immissioni in ruolo di questo anno.

Tutto questo mette in atto un vero e proprio accanimento verso il personale ATA e in particolare quello amministrativo che svolge da anni funzioni che richiedono una professionalità conquistata sul campo. E su questo punto permettetemi una piccola digressione: negli ultimi anni hanno fatto passare nei posti di assistente amministrativo il personale collaboratore scolastico e i docenti idonei ad altri compiti. Scusate se mi permetto, ma pensiamo davvero che i complessi mansionari di un assistente amministrativo siano davvero alla portata di docenti che magari hanno insegnato tutta la vita alla scuola primaria e non hanno mai visto una ricostruzione di carriera e nemmeno sanno come si calcola un TFR oppure di collaboratori scolastici in possesso di licenza media conseguita magari 20 anni prima? Con tutta probabilità uno su tre con il tempo riesce ad acquisire tutte le competenze necessarie ma di certo questo non avviene da un giorno con l’altro. E il peso della formazione di queste persone neo immesse dove è ricaduto? Ovviamente sui colleghi in servizio, già oberati dai propri compiti.

Da tutto questo emerge che il lavoro amministrativo è considerato pari a zero, e se consideriamo che tale lavoro con gli anni è diventato sempre più digitalizzato e richiede sempre più conoscenze non solo giuridico- contabili e fiscali (si va a incidere sui diritti del personale, sulla carriera dal momento della prima assunzione a quando vanno in pensione), ma anche informatiche.

Quello che non si vuole capire è che una scuola per funzionare bene ha bisogno che ognuno sappia fare il proprio lavoro e sia preparato adeguatamente per farlo; e questo vale per i docenti come per il personale A.T.A. (e qui ricomprendo tutta la categoria: assistenti tecnici e collaboratori scolastici compresi il cui lavoro è altrettanto INDISPENSABILE per un buon funzionamento diretto all’utenza)

Si riportano stralci della nota Miur n. 25141 del 10 agosto 2015

“..A tale riguardo, occorre tuttavia, evidenziare, che dalla lettura dei commi 422 e successivi dell’art. l della legge 190/2014 si ricava un espresso divieto di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato, a pena di nullità, con esclusione del solo personale non amministrativo del comparto scuola, in attesa del completamento alle procedure di ricognizione e di mobilità del personale delle province e delle città metropolitane da ricollocare presso altre amministrazioni.

Da ciò discende che, in attesa della ricollocazione del suddetto personale, non sarà possibile procedere al conferimento di supplenze annuali (su posti vacanti e disponibili) e le nomine su tali posti saranno effettuate con supplenze fino all’avente diritto.
A tal fine si precisa, altresì, che ai sensi dell’art. 1, comma 332, della legge 190 del 2014 i dirigenti scolastici non potranno conferire le predette supplenze (cioè supplenze brevi e saltuarie – ndr ) a:

a) personale appartenente al profilo professionale di assistente amministrativo, salvo l’ipotesi in cui l’esigenza di sostituzione nasca presso istituzioni scolastiche il cui organico di diritto abbia meno di tre posti;
b) personale appartenente al profilo di assistente tecnico;
c) personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi sette giorni di assenza “

 

Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

 

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Al via le azioni legali contro la legge “La Buona Scuola”

giurisprudenza giustizia

I sindacati partono a lancia in resta: FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda hanno avviato unitariamente le prime azioni legali contro la legge 107/2015.

 

Il primo atto ad essere impugnato è il decreto che esclude dal piano di assunzioni in ruolo alcune tipologie di precari in particolare quelli in possesso dei requisiti previsti dalla Corte di Giustizia Europea: abilitazione più 36 mesi di servizio – il personale docente della scuola dell’infanzia escluso dai posti di potenziamento nonché il personale ATA.

 

Per quanto attiene agli altri profili oggetto di contestazione della legge (come la chiamata diretta, il merito o il mancato coinvolgimento del CSPI) i sindacati hanno dato indicazioni ai legali di procedere non appena disponibili i relativi provvedimenti attuativi, cioè si impugneranno i singoli provvedimenti lesivi dei diritti.

 

Queste sono solo le prime azioni che i sindacati della scuola stanno predisponendo ma ne sono previste altre che seguiranno con la ripresa delle attività scolastiche a partire dall’assemblea unitaria delle RSU già fissata per l’11 settembre a Roma.​

Posizioni economiche A.T.A.: ripartono i corsi

Novità per quanto riguarda la formazione finalizzata all’attribuzione delle posizioni economiche ATA: nel mese di agosto sarà emanato il decreto direttoriale e a settembre la conseguente circolare per attivare 233 corsi in tutta Italia, per un totale di 6.990 unità di personale ATA. Si tratta di formare quel personale che prenderà il posto per surroga di altrettanti titolari di posizioni economiche che sono andati in pensione. L’Amministrazione ci ha comunicato che, essendo stato superato il blocco operato col Decreto Tremonti e dovendo ripristinare tutte le posizioni economiche da gennaio 2015, il sistema NoiPA sta lavorando al tracciato informatico del personale avente diritto con l’obiettivo di andare a regime da settembre 2015 pagando, contestualmente, gli arretrati gennaio-agosto dello stesso anno.

Ma ricapitoliamo: che cosa sono le posizioni economiche ATA? L’ art. 50 del CCNL 2006/2009 stabilisce che il personale a tempo indeterminato appartenente alle aree A e B della tabella C, allegata al CCNL comparto scuola, al fine di VALORIZZARE la propria professione, può avvalersi di una delle due posizioni economiche. Il conferimento della 1° Posizione Economica avviene dopo il superamento di un appropriato corso di formazione indirizzato al personale collocato utilmente in una graduatoria, stilata in base alla valutazione dei titoli culturali, di servizio e professionali posseduti.Analogamente avviene per la 2° Posizione Economica, in questo caso la graduatoria per accedere al corso è formata in base al precedente superamento di una prova selettiva.

Gli argomenti del corso di formazione sono rivolti alla realizzazione di nuove mansioni riguardanti, per l’Area A, l’assistenza agli alunni portatori di handicap e la disposizione degli interventi di primo soccorso e, per l’Area B, dei compiti di collaborazione amministrativa, responsabilità operativa e sostituzione del DSGA.

Stiamo parlando quindi di ulteriori e più complesse mansioni, in aggiunta ai compiti previsti dai profili professionali. Inoltre va evidenziato che il personale che usufruisce di tali compensi non può avere alcun Incarico Specifico retribuito con il Fondo d’Istituto, dovendo quindi rinunciare per contratto a tale opportunità.

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La deportazione degli insegnanti: IL NUOVO ESODO DI MASSA

esodo insegnantiIl piano assunzioni 2015-2016 oltre ad essere una vera e propria incertezza a causa della mobilità obbligatoria nazionale per la quale un docente può ritrovarsi in qualsiasi angolo dell’Italia senza poter rifiutare l’immissione in ruolo, ha dei grossi punti controversi: per esempio che fine fanno coloro che verranno assunti nel cosiddetto ‘organico di potenziamento‘, quale sarà il loro destino? La loro carriera sarà tutta dedicata a tappare i buchi nella rete di scuole o potranno prima o poi passare nell’organico ordinario? E, soprattutto, sarà il preside a decidere le sorti di questa categoria di docenti? Le polemiche sono sorte da più parti e si sente parlare di boicottaggio.

Quella che è stata definita una vera e propria ‘deportazione’ poterebbe essere bloccata soltanto se tutti i docenti rifiutassero di fare domanda per il piano assunzioni 2015-2016: lo scacco al premier Matteo Renzi sarebbe veramente decisivo.

Come sostengono i sindacati, Il Governo intende risolvere la questione meridionale con un nuovo esodo di massa verso il nord a partire dalla scuola, assumendosi la responsabilità di tale grave scelta.

Ma come si può assumere una così tremenda responsabilità? Secondo il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno i dati sul Sud italiano sono preoccupanti: “Rischio di sottosviluppo permanente”. Uno su tre è povero, al Nord sono uno su dieci. L’anno scorso i consumi nell’Italia meridionale sono stati i due terzi di quelli del Centro-Nord. “

“Game Over”. Come afferma Saviano nella sua lettera al Premier, “questa è la scritta immaginaria che appare leggendo il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno. Game Over. Per giorni i media di tutto il mondo sono stati con il fiato sospeso in attesa di un accordo che scongiurasse l’uscita della Grecia dalla zona euro: oggi apprendiamo che il Sud Italia negli ultimi quindici anni ha avuto un tasso di crescita dimezzato rispetto a quello greco. La crisi è ben peggiore: ed è nel cuore dell’Italia. Il lavoro come nel 1977, nascite come nel 1860.”

E ancora:

“Tra i fattori di grave impoverimento della società meridionale ci sono il decremento del tasso di natalità e l’aumento esponenziale dell’emigrazione che coinvolge soprattutto i giovani più brillanti: quelli formati a caro prezzo, nelle tante Università meridionali…..Chi nasce, poi, cresce con l’idea di scappare: via dall’umiliazione di non vedere riconosciute le proprie capacità. Questo è diventato il meridione d’Italia: spolpato dai tanti don Calogero Sedara che non si rassegnano ad abbandonare il banchetto dell’assistenzialismo.”

“Ci sono tantissime persone che resistono attivamente a questo stato di cose e Lei ha il dovere di ringraziarle una ad una. Sono tante davvero. E tutte assieme costituiscono una speranza per l’economia meridionale. “

Saviano ha ragione: CI SONO TANTE PERSONE CHE RESISTONO. Perché una cosa è trasferirsi volontariamente da Sud a Nord, un’altra è essere obbligati. Magari a 45 e più anni di età, con situazioni personali o familiari critiche. Imporre agli insegnanti questa “scelta” obbligata, scegli questa provincia o sei espulso dalle graduatorie, è un atto di forza che si commenta da solo. E che secondo molti, viola le regole di accesso al pubblico impiego.
Il presidente Anief fa un excursus per sommi capi sulla situazione, ed è molto incisivo: “La realtà – è che il prezzo che si sta pagando per queste assunzioni è veramente salato. Prima si è conferito, nel 2011, il ricatto del blocco stipendiale, con l’eliminazione illegittima del primo scaglione di aumento dopo tre anni di carriera, relegando i nuovi assunti a servire lo Stato per dieci anni con lo stesso stipendio iniziale, mentre i giudici ora ci dicono che vanno valutati anche gli scatti di anzianità dei precari. Ora si decide, con la riforma, che si insegnerà anche una materia diversa da quella nella quale si è abilitati; l’ultima trovata, che ci ha sempre regalato la legge 107 del 2015, è quella della mobilità forzata. Con l’aggravante che ora il ministro ci viene a dire che è pure un’occasione da non perdere.”

Anief ricorda che le attuali regole sulla mobilità impediscono ad una donna insegnante, che in Italia costituisce l’81% del corpo docente, di ricongiungersi ai figli sotto gli otto anni di età prima di 36 mesi dall’assunzione. E se non si hanno figli in tenera età, si dà la possibilità di unirsi al coniuge o ai genitori e ai figli più grandi addirittura non prima di cinque anni dalla data di immissione in ruolo. “Sempre con la riforma osannata dal ministro dell’Istruzione, gli stessi trasferimenti avverranno anche col beneplacito del dirigente, coadiuvato da un comitato di valutazione composto anche da studenti 15enni e a condizione di perdere la titolarità. Ecco perché – conclude Pacifico – non pensiamo proprio che questo Governo stia dalla parte dei docenti e dei precari”.

Infatti la conseguenza di tutto questo sta determinando tra molti precari l’idea di non fare la domanda di partecipazione al piano straordinario e rimanere così nelle graduatorie ad esaurimento, nella speranza di un posto migliore nei prossimi anni, pur consapevoli dei rischi che questo può comportare e della incertezza normativa.

Ci sono tante persone che resistono e che continueranno a farlo, ma è chi ha la responsabilità di un intero Paese, chi veramente può decidere le sorti di un popolo, chi può operare delle scelte consapevoli, che deve mettere in condizioni gli altri di poter fare altrettanto.

 

Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

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Avvio domanda di partecipazione Fase B e C del Piano Straordinario di Assunzioni

piano assunzioniParte oggi l’inserimento della domanda per le immissioni in ruolo della Fase B e Fase C, dal 28 luglio fino al 14 agosto ore 14:00, sarà possibile solo tramite il portale istanze online, inserirsi per rendersi disponibili per i posti non coperti tramite la Fase Zero e la Fase A e partecipare quindi al piano straordinario per le assunzioni 2015/16. 

Possono partecipare tutti gli insegnanti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento (GaE) e nelle graduatorie del concorso ordinario bandito con decreto 82 nell’anno 2012. 

Si ricorda invece che, non possono partecipare al piano straordinario di assunzioni: 

  • i soggetti iscritti nelle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente all’anno 2012;
  • il personale già assunto quale docente a tempo indeterminato alle dipendenze dello Stato anche se presente nelle graduatorie;
  • i soggetti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento che non abbiano sciolto la riserva per conseguimento del titolo abilitante entro il 30 giugno 2015.​

Le domande riguardano tutte le province d’Italia, per le quali si dovrà presentare un ordine di preferenza. L’aspirante dovrà inoltre indicare se partecipare per il concorso o per la graduatoria ad esaurimento (se figura in entrambe), la tipologia di posto comune oppure sostegno se in possesso dell’abilitazione.

La proposta di assunzione arriverà via mail e si avranno dieci giorni di tempo per rispondere, sarà bene quindi controllare l’indirizzo mail inserito su istanze online.

Nel caso di non accettazione si perde il diritto ad altre proposte di nomina in ruolo e si viene cancellati dalle graduatorie, bisogna quindi valutare con attenzione se fare o non fare tale domanda di inserimento. 

Infatti chi non presenta domanda, rimane coomunque inserito nelle GaE fino alla loro soppressione.

Ricordiamo che per la Fase Zero e Fase A non era necessario produrre nessuna domanda e che tali fasi si concluderanno entro il 14 agosto, sarà quindi opportuno fare la domanda anche per chi dovrebbe rientrare in tali fasi.

Le domande infatti di chi è assunto durante le Fasi Zero ed A, non saranno prese in considerazione.

Ecco la guida alla compilazione diramata dal MIUR, inoltre è stato predisposto un servizio di assistenza telefonica.

Per dubbi e assistenza compilare il modulo area contatti del nostro sito.

Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

 

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Unical: bando per l’ammissione a Scienze della Formazione Primaria

logo unicalL’Università della Calabria indice il concorso per l’ammissione al corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente on-line sul sito http://www.segreterie.unical.it dal 12 agosto al 2 settembre 2015 entro e non oltre le ore 24:00.

Posti a concorso

I posti messi a concorso per il corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016 sono 205 così ripartiti:

a. 200 riservati a cittadini comunitari e non comunitari residenti in Italia;

b. 5 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero.

I posti non attribuiti ai candidati di cui al punto (b.) incrementeranno il contingente assegnato al punto (a.). 

Prova di ammissione

Il concorso di ammissione è per esami.

1.La prova di ammissione verifica l’adeguata preparazione dei candidati con riferimento alle conoscenze disciplinari indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea magistrale.

2.La prova di cui al comma 1 verte su ottanta (80) quesiti formulati con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare quella corretta, sui seguenti argomenti, che costituisce parte integrante del presente decreto:

a. competenza linguistica e ragionamento logico,

b. cultura letteraria, storico-sociale e geografica,

c. cultura matematico-scientifica

 

Fonte: Unical

Leggi il bando completo: http://www.segreterie.unical.it/AmmiStud/sfp1516.html

Per visionare la nuova offerta formativa del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, A. A. 2015/2016

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Unical: bando per l’ammissione a Scienze della Formazione Primaria

logo unicalL’Università della Calabria indice il concorso per l’ammissione al corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente on-line sul sito http://www.segreterie.unical.it dal 12 agosto al 2 settembre 2015 entro e non oltre le ore 24:00.

Posti a concorso

I posti messi a concorso per il corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016 sono 205 così ripartiti:

a. 200 riservati a cittadini comunitari e non comunitari residenti in Italia;

b. 5 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero.

I posti non attribuiti ai candidati di cui al punto (b.) incrementeranno il contingente assegnato al punto (a.).

Prova di ammissione

Il concorso di ammissione è per esami.

1.La prova di ammissione verifica l’adeguata preparazione dei candidati con riferimento alle conoscenze disciplinari indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea magistrale.

2.La prova di cui al comma 1 verte su ottanta (80) quesiti formulati con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare quella corretta, sui seguenti argomenti, che costituisce parte integrante del presente decreto:

a. competenza linguistica e ragionamento logico,

b. cultura letteraria, storico-sociale e geografica,

c. cultura matematico-scientifica

 

Fonte: Unical

Leggi il bando completo: http://www.segreterie.unical.it/AmmiStud/sfp1516.html

Per visionare la nuova offerta formativa del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, A. A. 2015/2016

 

 

 

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Unical: bando per l’ammissione a Scienze della Formazione Primaria

logo unical

L’Università della Calabria indice il concorso per l’ammissione al corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016.

La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente on-line sul sito http://www.segreterie.unical.it dal 12 agosto al 2 settembre 2015 entro e non oltre le ore 24:00.

Posti a concorso

I posti messi a concorso per il corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, classe LM – 85 BIS, per l’anno accademico 2015/2016 sono 205 così ripartiti:

a. 200 riservati a cittadini comunitari e non comunitari residenti in Italia;

b. 5 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero.

I posti non attribuiti ai candidati di cui al punto (b.) incrementeranno il contingente assegnato al punto (a.).

Prova di ammissione

Il concorso di ammissione è per esami.

1.La prova di ammissione verifica l’adeguata preparazione dei candidati con riferimento alle conoscenze disciplinari indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea magistrale.

2.La prova di cui al comma 1 verte su ottanta (80) quesiti formulati con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare quella corretta, sui seguenti argomenti, che costituisce parte integrante del presente decreto:

a. competenza linguistica e ragionamento logico,

b. cultura letteraria, storico-sociale e geografica,

c. cultura matematico-scientifica

 

Fonte: Unical

Leggi il bando completo: http://www.segreterie.unical.it/AmmiStud/sfp1516.html

Per visionare la nuova offerta formativa del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, A. A. 2015/2016.

 

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Immissioni in ruolo FASE B e FASE C: domande dal 28 luglio al 14 agosto

puzzle RUOLI1E’ stato pubblicato il Decreto del Direttore generale 767 del 17 luglio 2015 : tale decreto fornisce le indicazioni per la presentazione della domanda di partecipazione alle fasi B e C delle assunzioni docenti 2015/2016.

 

Si ricorda che, non possono partecipare al piano straordinario di assunzioni:

  

  • i soggetti iscritti nelle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente all’anno 2012;
  • il personale già assunto quale docente a tempo indeterminato alle dipendenze dello Stato anche se presente nelle graduatorie;
  • i soggetti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento che non abbiano sciolto la riserva per conseguimento del titolo abilitante entro il 30 giugno 2015.

COME SI PRESENTA LA DOMANDA? 

Si può presentare un’unica domanda, esclusivamente attraverso Polis – “Presentazione Online delle Istanze” – raggiungibile dalla home page del sito internet del Ministero www.istruzione.it.

A tal fine è pubblicato apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – IV serie speciale – “Concorsi ed Esami” del 21 luglio 2015. L’avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti. 

E’ IMPORTANTE SOTTOLINEARE CHE: 

Le comunicazioni con i soggetti destinatari del piano straordinario di assunzioni ovvero la domanda di assunzione, l’espressione delle preferenze, la proposta di assunzione, l’accettazione o la rinuncia, avvengono esclusivamente attraverso l’uso del sistema informativo gestito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, in deroga agli articoli 45, comma 2, e 65 del codice dell’amministrazione digitale.

I candidati possono presentare la domanda a partire dalle ore 9.00 del 28 luglio 2015 e fino alle ore 14.00 del 14 agosto 2015

Per dubbi e assistenza compilare il modulo area contatti.

Redazione scuolaE’ – sezione Lombardia

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