EDUCAZIONE CIVICA LA CAMERA HA APPROVATO LA PROPOSTA DI LEGGE CHE LA RENDE OBBLIGATORIA DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Educazione CivicaLa Camera reintroduce l’educazione civica come materia obbligatoria nella scuola primaria e secondaria. I voti a favore sono stati 451, nessuno contrario, 3 gli astenuti. La proposta di legge passa ora all’esame del Senato.

La nuova “materia” sarà insegnata per non meno di 33 ore annue, pari a un’ora a settimana, e una volta decollata prenderà il posto dell’attuale cittadinanza e costituzione La nuova Educazione civica, nuova perché  sul tema sono stati approvati decreti presidenziali dal 1999 e la materia già si studia in diverse scuole secondarie di primo e secondo grado del Paese, prevede una vera e propria disciplina con un voto specifico in pagella. Non ci sarà un’ora dedicata all’Educazione civica, farlo avrebbe significato investire mezzo miliardo di euro: la materia sarà trasversale su tutto il programma e insegnata per 33 ore nel corso dell’anno scolastico.

Avrà un docente dedicato, abilitato all’ insegnamento delle materie giuridiche ed economiche, che coordinerà la disciplina suggerendo alla fine il voto. La materia entrerà in vigore dal prossimo settembre nel primo ciclo di istruzione (SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO). Nel testo unificato ci sono iniziative collegate all’ educazione civica pratiche e contemporanee. L’educazione stradale, per esempio. L’educazione alla salute e al benessere, al volontariato e alla cittadinanza attiva (con possibili interventi esterni di protagonisti del Terzo settore). Nell’ambito dell’ insegnamento trasversale dell’educazione civica, di cui all’articolo 2, è prevista l’educazione alla cittadinanza digitale.

PUOI SCARICARE IL TESTO INTEGRALE DELLA LEGGE DALL’ AREA DOWNLOAD DEL NOSTRO SITO

Prof.ssa Santina Sergi
Referente scuolaЀ – Sezione Calabria

 

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GAE – riapertura dell’aggiornamento delle domande – validità per il 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022.

La domanda per l’aggiornamento delle G.A.E. dovrà essere inviata con modalità telematica tramite istanze online dal 26 aprile 2019 al 16 maggio 2019.

Copertina gae 2019 2021

Il MIUR con Decreto Ministeriale n. 374 del 24 aprile 2019 riapre l’ aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e della prima fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo con validità per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022.

La domanda per l’aggiornamento delle G.A.E. dovrà essere inviata con modalità telematica tramite istanze online dal 26 aprile 2019 al 16 maggio 2019. Il personale docente ed educativo, inserito a pieno titolo o con riserva, nelle fasce I, II, III e aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento costituite in ogni provincia, può chiedere:

  • la permanenza e/o l’aggiornamento del punteggio con cui è inserito in graduatoria;
  • il reinserimento in graduatoria con il recupero del punteggio maturato all’atto della cancellazione per non aver presentato domanda di permanenza e/o aggiornamento nei bienni/trienni precedenti; 
  • la conferma dell’iscrizione con riserva o lo scioglimento della stessa;                                                            
  • il trasferimento da una provincia ad un’ altra.                                                                                          

La scelta delle sedi per la costituzione delle graduatorie di istituto di prima fascia sarà possibile effettuarla tramite POLIS nel periodo compreso tra il 15 luglio ed il 29 luglio 2019.

 Redazione scuolaÈ…

A cura di prof. Concetto Toscano

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CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI: esposto alla Procura della Repubblica di Roma

Esposto alla procura della Repubblica per il Concorso a Dirigenti Scolastici

Concorso dirigenti scolastici

Duecentosettantuno candidati al “Corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali”, bandito con decreto del Direttore Generale per il Personale Scolastico n. 1259 del 2017 del 23 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 24 novembre 2017, rappresentati dagli avvocati Pierpaolo Dell’Anno e Giuseppe Murone, hanno presentato, in data 17 aprile 2019, un esposto alla Procura della Repubblica di Roma avente ad oggetto circostanze relative all’espletamento dello stesso.

L’esposto sottopone all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria plurime violazioni regolamentari, ridondanti in vantaggio di pochi in danno di tanti, essenzialmente afferenti al mancato espletamento della prova in data unica e in contemporanea, alla divulgazione in tempi diversi dei quadri di riferimento, alla diversa formulazione dei quesiti rispetto a quelli stabiliti dal bando di concorso, ai criteri di attribuzione delle prove nel procedimento di correzione, ai criteri di abbinamento codice/candidato, alle diverse percentuali di ammessi Regione per Regione, alle effettive modalità di espletamento della prova scritta nelle diverse sedi e ai differenti controlli ivi espletati, alla composizione e ai mutamenti delle commissioni esaminatrici, ai corsi di formazione, alle possibili fughe di notizie e al software Cineca.

Gli esponenti hanno richiesto, allo stregua di ogni opportuno approfondimento investigativo, anche di carattere tecnico, e previa acquisizione di ogni utile incartamento concorsuale, che venga svolta ogni più incisiva indagine volta ad accertare le eventuali responsabilità penali correlabili alle violazioni e ai vantaggi in oggetto. Ciò allo scopo di comprendere le ragioni per le quali si sia inteso connotare di permeante oscurità un concorso pubblico improntato per legge ai parametri di legalità e trasparenza e determinare evidenti e inaccettabili disparità di trattamento tra i candidati.

Gli esponenti intendono fornire il proprio contributo agli inquirenti nell’accertamento della verità, anche per il tramite dell’espletamento di attività investigativa difensiva, e desiderano estendere a quanti si trovano nella stessa posizione la possibilità di costituire voce unica e condivisa.

Redazione ScuolaE…

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DIPLOMI AFAM: Il MIUR approva le tabelle di corrispondenza dei diplomi finali di secondo livello

DIPLOMI AFAM – IL MIUR CON DECRETO N. 331 del 10 aprile 2019 approva le tabelle di corrispondenza dei diplomi finali di secondo livello delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica rispetto ai titoli di studio conclusivi del previgente ordinamento.

Afam

Il MIUR ha pubblicato in data 10 aprile 2019 le tabelle di corrispondenza dei diplomi finali di secondo livello delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica rispetto ai titoli di studio conclusivi del previgente ordinamento. Il predetto decreto stabilisce che i diplomi finali rilasciati dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) a conclusione dei percorsi formativi del previgente ordinamento, conseguiti congiuntamente al possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, sono equipollenti ai diplomi accademici di secondo livello del nuovo ordinamento secondo la tabella di corrispondenza allegata al  suddetto decreto.

Nello specifico le tabelle di equipollenza riguardano i titoli conclusivi di studio rilasciati da: Conservatori di musica, Accademie di belle arti, Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA), Accademia nazionale di danza, Accademia nazionale d’arte drammatica. I diplomi finali rilasciati dalle istituzioni di cui all’articolo 1, comma 102, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, a conclusione dei percorsi formativi del previgente ordinamento, conseguiti fino al termine di cui al comma 107-bis del predetto articolo 1 e congiuntamente al possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, sono equipollenti ai diplomi accademici di secondo livello.

Nell’area DOWNLOAD del nostro sito le tabelle di corrispondenza dei diplomi finali previgente ordinamento AFAM.

Redazione scuolaÈ…

A cura di prof. Concetto Toscano

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I TITOLI CONSEGUITI IN ROMANIA NON SONO VALIDI …

È QUANTO DICHIARA IL MIUR CON AVVISO DEL 2 APRILE 2019, PROT.  N. 5636

IL MIUR dichiara con avviso del 2 aprile 2019 n. 5636  che i titoli conseguiti in Romania non possono essere ritenuti validi per l’accesso all’insegnamento, sia su posto comune che di sostegno. 

Romania

Perrtanto la formazione svolta dai cittadini italiani non è riconosciuta dalla competente autorità rumena, e di conseguenza non può essere riconosciuta dal MIUR. Per quanto riguarda le richieste di riconoscimento specifiche per il sostegno, tale insegnamento rientra in Romania nell’ambito dell’educazione speciale, in apposite scuole speciali, e non nelle classi comuni come avviene in Italia.

Di conseguenza non c’è corrispondenza con l’ordinamento scolastico italiano. In conclusione, i titoli denominati conseguiti dai cittadini italiani in Romania, non soddisfano i requisiti giuridici per il riconoscimento della qualifica professionale di docente, e pertanto le istanze di riconoscimento presentate sulla base dei suddetti titoli sono da considerarsi rigettate.

Per quanto riguarda le richieste di riconoscimento specifiche per il sostegno, tale insegnamento rientra in Romania nell’ambito dell’educazione speciale, in apposite scuole speciali, e non nelle classi comuni come avviene in Italia.

Non vi è pertanto corrispondenza con l’ordinamento scolastico italiano.

Il riconoscimento della professione di docente non è coperto dal regime del riconoscimento automatico, ma da quello del “Sistema Generale”, che prevede la valutazione della formazione attraverso l’analisi comparata dei percorsi formativi previsti nei due stati membri coinvolti.  

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A cura di prof. Concetto Toscano

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Concorso a Dirigente Scolastico. La prova scritta è stata superata da 3.795 candidati. Le controversie e gli insoddisfatti per come è stato gestito tutto l’iter concorsuale non si placano.

Concorso a Dirigente Scolastico. La prova scritta è stata superata da 3.795 candidati. Le controversie e gli insoddisfatti per come è stato gestito tutto l’iter concorsuale non si placano.

A tal proposito riceviamo una lettera aperta della Dott.ssa Muraca Iannazzo Gabriella, che intende sottoporre all’ attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, già Ministro della Pubblica Istruzione dal luglio del 1989 al luglio del 1990.

Pubblichiamo di seguito la lettera ricevuta dalla dott.ssa Muraca Iannazzo Gabriella, docente di scuola primaria, referente scuolaÈ, docente tutor coordinatore presso Unical – Rende – corso di laurea di SFP, in forma integrale

Lettera aperta al presidente della Repubblica

Con la presente intendiamo sottoporre alla Sua attenzione una sintesi delle tappe salienti del concorso per Dirigenti Scolastici, al fine di fornirLe un completo quadro informativo rispetto ad altre comunicazioni che Le sono giunte al riguardo. Le questioni sono diverse e molti partecipanti al concorso, a seguito della pubblicazione,con D.D.G. n. 395 del 27/3/2019, dell’elenco nominativo dei candidati ammessi alla prova orale, stanno preparando azioni legali “avuto notizie di diverse illegittimità nello svolgimento e nella correzione delle prove scritte”.

La scuola non ne ha bisogno, la scuola ha bisogno che, già dal prossimo settembre, nuovi Dirigenti scolastici vadano a ricoprire i numerosi posti vacanti. D’altra parte sono molti i colleghi che manifestano il bisogno di capire: qualsiasi concorso deve svolgersi con regolarità e con la massima trasparenza e correttezza . Sono molti, infatti, i candidati che non si spiegano l’esito negativo della prova scritta, pur avendo la convinzione di avere svolto prove valide e sono molti che non riescono a comprendere come l’abbiano superata coloro che non hanno completato lo svolgimento dei quesiti o che hanno dichiarato, nell’imminenza della fine della prova stessa, la totale mancanza di fiducia circa l’esito positivo, ammesso che le parole abbiano ancora qualche relazione diretta con la realtà. Uno sarebbe troppo ma, mi creda, sono molti ed io sono tra questi. E se domani, una volta conosciuto l’esito della valutazione, questa esigenza di capire si estendesse anche agli ammessi? Capire non può essere un lusso da aula di tribunale, capire dovrebbe essere il principale verbo con cui coniugare la nostra società democratica, capire è il presupposto della partecipazione. La mancata pubblicazione della graduatoria con l’attribuzione dei relativi punteggi degli ammessi alla procedura orale è invece precisa responsabilità di un organo che manca gravemente ai propri obblighi d’Ufficio senza motivazioni, ovviamente scatenando sul web e non solo una ridda di ipotesi sulle motivazioni reali del suo comportamento, profittando del fatto che per censurarlo, gli interessati dovranno per forza rivolgersi ad altri giudici, con spese, sofferenze e danni sempre crescenti. Un modo inqualificabile di aggirare il diritto, approfittando del potere che l’organo pubblico non detiene certamente per violare il principio di imparzialità vedasi l’altissima percentuale degli ammessi sardi rispetto ai comuni mortali del fatidico 18 ottobre scorso. E così ricomincia: giudice amministrativo, giudice del lavoro, giudice ordinario, etc. Non voglio mancarLe di rispetto elencando e discutendo i principi sui quali è informata la PA, mi permetta solo di evidenziare che, studiando, ho inteso che la trasparenza ha finalità deflattive del contenzioso.

Non citerò i principi su cui è informata la PA ma solo un termine, fiducia, fiducia nelle istituzioni, fiducia nella giustizia procedurale, fiducia nella giustizia distributiva. Non è un principio su cui si basa l’attività della PA, anche se potrebbe essere riferito al principio di integrità, non è un termine che compare nelle leggi se non riferito alla fiducia di governo, ma è molto importante, è un elemento cardine della democrazia rappresentativa e sono certo che lei vorrà coltivarlo. Le chiedo, con riferimento agli atti endoprocedimentali che hanno portato alla formazione del D.D.G. 395 del 27/03/2019, di voler verificare l’opportunità di disporre quanto segue:

  • la pubblicazione dei dati relativi alla percentuale di ammessi per commissione;
  • la pubblicazione della percentuale di ammessi di ciascuna commissione per ogni settimana di correzione;
  • un’attività di verifica delle operazioni di correzione nominando una commissione che, in maniera casuale e statisticamente significativa, proceda ad una nuova correzione dei compiti su base campionaria.
  • una verifica dell’abbinamento codice candidato

Probabilmente si pensa che la stanchezza possa convincere chi ha tanto subito a desistere. Ovviamente non sarà così, ma sarà sempre più difficile insegnare ai nostri alunni che l’Italia è un paese in cui c’è veramente la legalità o meglio, dovremo insegnare loro che dovranno ricercare la legalità anche contro l’azione di molti organi che di questo Stato fanno parte. Considerato il breve lasso di tempo che ci separa dall’imminente inizio delle prove orali, auspichiamo un Suo autorevole sostegno a garanzia dei nostri diritti. Certi di un sollecito e pronto intervento da parte Sua in relazione alla nostra richiesta, restiamo a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e per un incontro, qualora si rendesse necessario.

Grazie per la Sua attenzione e buon lavoro.

Cordiali saluti

Dott.ssa Gabriella Muraca Iannazzo

Redazione scuolaÈ

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MOBILITA’ PERSONALE DOCENTE EDUCATIVO ED ATA 2019/2020: presentazione delle domande a partire dall’11 marzo

mobilità 2019 2020 2

A seguito del CCNL del 6 marzo 2019, il MIUR ha pubblicato: l’ordinanza 8 marzo 2019 n. 203, concernente le norme di attuazione del contratto integrativo in materia di mobilità del personale, docente, educativo ed A.T.A.; l’ordinanza 8 marzo 2019 n. 202, concernente le norme di attuazione del predetto contratto integrativo in materia di mobilità degli insegnanti di religione cattolica.

LE PROCEDURE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE OSSERVERANNO IL SEGUENTE CALENDARIO:

  • personale docente: dall’11 marzo al 5 aprile 2019;
  • personale educativo: dal 3 al 28 maggio 2019;
  • personale ATA: dall’1 al 26 aprile 2019;
  • mobilità professionale e territoriale verso le discipline specifiche dei Licei Musicali:  dal 12 marzo al 5 aprile 2019;
  • insegnanti di religione cattolica: dal  12 aprile al 15 maggio 2019.

Scarica dal nostro sito il ccnl 6 marzo 2019.

Per problemi relativi alla compilazione della domanda utilizzare il modulo consulenza gratuita.

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A Cura di dott.ssa Rita Tassitani

docente scuola primaria e infanzia

UNIVERSITÀ: pubblicato il calendario dei test per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale

università test accesso 2

Il Direttore Generale Dott.ssa Maria Letizia Melina, Direzione per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione per la formazione superiore ha fissato le date per la partecipazione ai test per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale. Di seguito pubblichiamo la comunicazione del Direttore Generale Dott.ssa Maria Letizia Melina con le relative date di ammissione. Al  fine  di offrire adeguata informativa agli studenti  interessati e di permettere agli  Atenei di procedere alla predisposizione delle opportune misure organizzative legate allo svolgimento delle prove, si comunicano le date di effettuazione delle prove di ammissione  relative ai seguenti corsi di laurea e di laurea magistrale ad accesso programmato nazionale  per l’anno accademico 2019/2020: 

 

 CORSO DI STUDIO

 DATA SVOLGIMENTO PROVA

Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e

Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria erogati in lingua italiana

 martedì 3 settembre 2019

Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina

Veterinaria

mercoledì 4 settembre 2019

Corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico direttamente finalizzati alla formazione di Architetto

 giovedì 5 settembre 2019

Corsi di laurea delle professioni sanitarie

mercoledì 11 settembre 2019

Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria

erogati in lingua inglese

 giovedì 12 settembre 2019

Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria

 venerdì 13 settembre 2019

 Corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie

 venerdì 25 ottobre 2019

Le modalità e i contenuti della prova e il numero di posti disponibili per le immatricolazioni saranno definiti con successivo decreto.                                                    

A cura di prof. Concetto Toscano

Redazione scuolaE’…

 

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CORSO DI SOSTEGNO PUBBLICATO IL DECRETO…

LE DATE DI SVOLGIMENTO DEI TEST PRELIMINARI SONO FISSATE PER TUTTI GLI INDIRIZZI DELLA SPECIALIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO NEI GIORNI 28 E 29 MARZO 2019

Le prove di accesso sono costituite da un test preliminare, da una o più prove scritte ovvero pratiche e da una prova orale, predisposte dagli atenei secondo le disposizioni di cui all’articolo 4 del decreto 8 febbraio 2019, n.92. Le date di svolgimento dei test preliminari sono fissate per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno nei giorni 28 e 29 marzo 2019, con le modalità di seguito indicate: mattina del 28 marzo 2019 prove scuola dell’ infanzia, pomeriggio del 28 marzo 2019 prove scuola primaria; mattina del 29 marzo 2019 prove scuola secondaria I grado, pomeriggio del 29 marzo 2019 prove scuola secondaria II grado.

Per quanto concerne la predisposizione da parte degli Atenei di percorsi abbreviati e della valutazione delle competenze già acquisite si applicano le disposizioni di cui all’articolo 3, commi 5 e 6, del suddetto decreto 8 febbraio 2019, n.92. In deroga a quanto disposto dall’articolo 3, comma 3, del decreto 8 febbraio 2019, n.92, i corsi di cui al presente ciclo dovranno concludersi, in ragione delle tempistiche previste per gli adempimenti procedurali, entro il mese di febbraio 2020. Per l’individuazione dei titoli di ammissione alle prove di accesso e la frequenza dei relativi percorsi resta fermo quanto previsto dall’ articolo 3 (Requisiti di ammissione e articolazione del percorso) e dall’articolo 5 (Disposizioni transitorie e finali) del D.M. n. 92/2019.

PER TUTTI I DETTAGLI SCARICA IL BANDO E L’ALLEGATO A – Tabella riassuntiva offerta formativa spcializzazione sul sostegno dall’area download del nostro sito

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A Cura di dott.ssa Rita Tassitani
docente scuola primaria e infanzia
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DOMANDA PART-TIME… ENTRO IL 15 MARZO 2019

Enro il 15 marzo 2019 devono essere inoltrate, da parte del personale di ruolo interessato, le istanze di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per l’a.s. 2019/20. Tutte le indicazioni utili per la presentazione delle domande.

part timePRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La data di scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 marzo. Le domande devono essere presentate, per il tramite del Dirigente scolastico della scuola di servizio, all’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) nel termine segnalato.

Dichiarazioni da riportare nella domanda:

  • nome, cognome e luogo e data di nascita;
  • ruolo di appartenenza, classe di concorso e/o il tipo di posto, sede di titolarità;
  • tipologia di part-time;
  • anzianità complessiva di servizio di ruolo e non di ruolo riconosciuto o riconoscibile agli effetti della progressione di carriera.

Personale interessato alla presentazione delle domande:

  • personale docente con contratto a tempo indeterminato in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado;
  • personale A.T.A. con contratto a tempo indeterminato in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e dei conservatori ed accademie, con l’esclusione dei Direttori dei Servizi generali ed amministrativi;
  • personale della scuola utilizzato in altri compiti ai sensi dell’art. 23 del C.C.N.L. del 4 agosto 1995, nonché il personale a qualsiasi titolo comandato o distaccato presso enti od istituzioni diversi da quelli di titolarità, previo parere favorevole dell’amministrazione di servizio;
  • i neo immessi in ruolo dal 1° settembre 2019 (potranno presentare istanza di part time alla stipula del contratto).

La durata minima delle prestazioni lavorative deve essere di norma pari al 50% di quella a tempo pieno. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deve risultare da contratto scritto e deve contenere l’indicazione della durata della prestazione lavorativa.

Il tempo parziale può essere realizzato:

a) con articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi (tempo parziale orizzontale);

b) con articolazione della prestazione su alcuni giorni della settimana del mese, o di determinati periodi dell’anno (tempo parziale verticale);

c) con articolazione della prestazione risultante dalla combinazione delle due modalità indicate alle lett. a e b (tempo parziale misto), come previsto dal decreto legislativo 25.2.2000, n. 61.

Nel rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale è consentito lo svolgimento di prestazioni lavorative straordinarie in relazione alle giornate di attività lavorativa. A tali prestazioni si applica la disciplina legale e contrattuale vigente, ed eventuali successive modifiche ed integrazioni, in materia di lavoro straordinario nei rapporti a tempo pieno. Il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale è escluso dalle attività aggiuntive di insegnamento aventi carattere continuativo; né può fruire di benefici che comunque comportino riduzioni dell’orario di lavoro, salvo quelle previste dalla legge. Nell’applicazione degli altri istituti normativi previsti dal contratto, tenendo conto della ridotta durata della prestazione e della peculiarità del suo svolgimento, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge e contrattuali dettate per il rapporto a tempo pieno.

Scarica fac simile di domanda dall‘area download del nostro sito, sezione part-time 2019-2020.

Per qualsiasi dubbio potete contattarci tramite il modulo consulenza gratuita.

A cura di prof. Concetto Toscano

Redazione scuolaE’…

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