COMITATO TECNICO SCIENTIFICO “SCUOLAÈ…“SERGI SANTINA ANNA MARIA |
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TALARICO LUCA
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IANNAZZO GABRIELLA
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IACCINO FRANCESCO
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO “SCUOLAÈ…“IACCINO FRANCESCO |
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Mobilita’ personale docente educativo ed ATA 2020/2021: presentazione delle domande a partire dal 28 marzo 2020
A seguito del CCNI sottoscritto il 6 marzo 2019, il MIUR ha pubblicato l’Ordinanza relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario,Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021 e l’ordinanza per i docenti di religione cattolica.
Le procedure di presentazione delle domande osserveranno il seguente calendario:
• personale docente: dal 28 marzo al 21 aprile 2020;
• personale educativo: dal 4 al 28 maggio 2020;
• personale ATA: dal 1 al 27 aprile 2020;
• insegnanti di religione cattolica: dal 13 aprile al 15 maggio 2020.
La pubblicazione dei movimenti, seguirà il seguente calendario:
• personale docente: 26 giugno 2020;
• personale educativo: 10 luglio 2020;
• personale ATA: 2 luglio 2020;
• insegnanti di religione cattolica: 1 luglio 2020.
Approfondimenti
Il link con la notizia del ministero dell’Istruzione:
Il link con la modulistica e le autodichiarazioni ufficiali:
https://www.miur.gov.it/mobilita-2020-2021
Per problemi relativi alla compilazione della domanda utilizzare il modulo consulenza gratuita.
Redazione scuolaE’…
Domenico Tripodi
Scuola, pubblicata l’ordinanza sulla mobilità. Per i docenti domande dal 28 marzo al 21 aprile
Sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile l’Ordinanza relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario,Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021.
Disponibile anche l’ordinanza per i docenti di religione cattolica. Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020. Entro il 5 giugno si concluderanno gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero. Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 26 giugno.
URSULA VON DER LEYEN presidente della commissione europea risponde all’appello di Misaggi
Gentile Dott. Misaggi,
La ringrazio per le sue parole e per il lavoro che in quanto medico ogni giorno porta avanti nel salvare vite umane.
So bene che la situazione in Italia è molto difficile. E lo è sempre di più anche in molti altri paesi europei. La situazione è difficile negli ospedali dove medici e infermieri lottano per salvare vite umane. Ed è difficile nell’economia dove lavoratori e imprese, soprattutto piccole e medie, sono in difficoltà.
Dobbiamo agire in modo coordinato per fare fronte a tutto ció.
Rispetto al tema del coordinamento scientifico, ho istituito un gruppo di esperti tra eminenti epidemiologi e virologi europei per fornire raccomandazioni a livello europeo. Ho il piacere di avere in questo gruppo la dott.ssa Maria Rosaria Capobianchi, dell’Istituto Spallanzani di Roma. Il gruppo ha già elaborato raccomandazioni in tema di social distancing e di test. Ne seguiranno altre.
L’Unione Europea sta anche finanziando la ricerca per produrre un vaccino al più presto.
La Commissione Europea sta coordinando una risposta al virus a tutti i livelli. Stiamo mobilitando tutti i mezzi a nostra disposizione per aiutare gli Stati Membri a coordinarsi.
Stiamo prendendo misure non solo per rafforzare la risposta dei nostri sistemi sanitari, ma stiamo avviando anche importanti iniziative per mitigare gli aspetti socio-economici del virus.
Abbiamo già dato piena flessibilità nell’ambito delle regole sugli Aiuti di Stato e delle regole di bilancio del Patto di Stabilità e Crescita. Ciò permetterà ai governi, incluso quello italiano, di sostenere le proprie economie. Anche il budget europeo darà una mano. Abbiamo istituito un fondo, il Coronavirus Response Investment Initiative, per supportare sistemi sanitari, piccole e medie imprese, disoccupati etc.. Questo fondo metterà a disposizione circa 37 miliardi per i paesi della UE. La Banca Europea per gli Investimenti metterà a disposizione altre garanzia per le aziende.
La nostra Banca Centrale, la BCE, ha annunciato la scorsa settimana un programma (Pandemic Emergency Purchase Programme) di acquisti massicci di titoli per altri 750 miliardi di euro per fare fronte alla minaccia del coronavirus. Siamo certi che la BCE sarà pronta a fare tutto il necessario per supportare i cittadini dell’area euro in questa crisi.
Il virus non conosce confini. E la UE è più forte quando è unita.
Questa crisi ci dimostra che abbiamo bisogno di piú Europa, non di meno Europa. Di fronte a crisi globali, abbiamo bisogno di strumenti comuni.
Nessun Stato Membro puó farcela da solo. Dobbiamo lavorare insieme per venirne fuori. E dobbiamo aiutarci a vicenda.
L’Unione Europea è come una famiglia. Tutti ne facciamo parte e nessuno dei suoi membri sarà lasciato solo nel momento di difficoltà.
Siamo tutti italiani! Siamo tutti Europei!
La saluto cordialmente,
Ursula VON DER LEYEN
President
European Commission
BERL 13/057
B-1049 Brussels/Belgium
Ursula.VON-DER-LEYEN@ec.europa.eu
Coronavirus, Azzolina: via libera a ulteriori misure per il lavoro agile.
Scuole aperte solo in caso di attività indifferibili
Stanziati 85 milioni per supportare la didattica a distanza,
43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici
Salvaguardati i posti dei supplenti
Coronavirus. L’appello di Misaggi alla presidente Ursula Von Der Leyen
Gentile Presidente,
Di fronte alla progressione transcontinentale dell’infezione da Coronavirus Lei ha voluto dare un segnale di sostegno forte all’Italia. Grazie!
Molte misure fortemente restrittive sono state messe in atto per arginare la diffusione del virus e mitigare gli effetti sulla salute della pandemia nel nostro Paese -e dico nostro nel senso in cui Lei ci ha voluto onorare dicendo “siamo tutti italiani” perchè tutti europei.
Vorrei ora, con lo stesso orgoglio e senso di solidarietà per cui ci diciamo “tutti italiani”, potere dire “tutti europei”.
Per questo, in qualità di medico chirurgo, ma soprattutto di medico italiano a cui stanno a cuore tutti i cittadini europei vorrei portare alla Sua attenzione la sfida e la necessità non più procrastinabili di disporre in maniera coordinata dei mezzi (anche e soprattutto di mezzi medici) per combattere il flagello che ci sta colpendo: ora, non possiamo permetterci di esitare o rallentare nemmeno per un momento.
In un’emergenza globale per la salute pubblica come quella attuale, noi medici ed operatori sanitari dobbiamo spesso prendere decisioni serie molto rapidamente in un’atmosfera ancora di incertezza scientifica.
Il nostro dovere è proteggere la salute pubblica e la nostra azione ha chiaramente un imperativo morale: è infatti al servizio degli individui che l’aplicazione della scienza trova il suo valore.
Queste nozioni possono sembrare estranee ai leaders politici e ai governanti, ma sono concetti profondamente familiari alla salute pubblica e a noi medici che rischiamo la nostra vita per salvarne altre, ogni giorno.
È tempo di iniziare a vedere i fatti. La pandemia è grave.
Il virus può uccidere.
Il virus uccide.
Non è piu solo sufficiente ripetere alla gente “rimani in casa”, “lavati le mani”, “chiama il medico” o “vai al pronto soccorso”. Ci sono infinitamente più casi in circolazione rispetto al numero indicato. Non li testiamo tutti.
La salute pubblica europea sta essenzialmente combattendo la stessa battaglia sui diversi fronti delle sue Regioni quando potrebbe agire in modo unificato e coordinato.
Visto il contesto attuale mi appello dunque Presidente al Suo ruolo e alla Sua sensibilità per chiederLe:
La creazione di una task force medica specialistica europea, a fianco di quella da Lei creata, composta dai cinque Commissari incaricati di coordinare i lavori per arrestare la pandemia di COVID-19: la grave situazione nella quale ci troviamo esige infatti una responsabilità condivisa e un’azione medica collettiva su più fronti.
Siamo tutti vulnerabili difronte alla minaccia del virus COVID-19.
Necessitiamo, e l’Europa necessita, di un coordinamento medico sanitario europeo: una task force medica che intervenga sull’orgnizzazione e sull’approvvigionamento delle misure di soccorso e dove i medici europei esperti in materia e che lavorano sul terreno nella lotta contro il virus possano lavorare insieme e quindi condividerne concretamente i benefici, compreso l’accesso e il trasferimento a stock di materiale (mascherine, tamponi, ventilatori, letti, ecc) facendo cosî la differenza sulla sopravvivenza dei pazienti.
Una task force medica europea che esamini ed attui i modi pratici per allineare al meglio l’assistenza, i regolamenti governativi e una distribuzione ponderata ed equilibrata di operatori sanitari competenti al fine di prevenire la diffusione della pandemia: riterrei importante che di questa task force facesse parte una rappresentanza del team medico cinese ora in Italia, che conosce bene il modus operandi del virus COVID-19 e potrebbe dare un apporto fondamentale nel debellarlo.
Inoltre, Presidente, le giunga il mio appello umile ma sentito affinchè:
la task force medica specializzata sull’emergenza attuale consideri immediatamente insieme gli ostacoli allo sradicamento della pandemia sia di natura scientifica o tecnica, significativi, ma anche problemi operativi e finanziari che sono quelli che affrontiamo in gran parte tutti i giorni nei nostri ospedali, ambulatori e strutture di pronto soccorso.
Le diverse aree di intervento per arginare il virus (scientifica, medica, finanziaria, logisitica, ecc) non sono più distinte allo stato attuale dell’evoluzione della pandemia: molti problemi ora richiedono un’azione congiunta tra noi specialisti con i settori sanitari di tutti i Paesi europei
Per questo, mi permetta di esprimere un’altra esigenza: credo sia importante che, insieme al Commissario responsabile della gestione della crisi, vi sia un coordinamento finanziario-economico dei fondi destinati all’emergenza.
Vorrei quasi suggerire che ad esso venga preposto l’ex Governatore della BCE Mario Draghi come Commissario speciale per la gestione degli aiuti all’emergenza, per l’ esperienza e il prestigio suoi propri.
Sarebbe anche un segnale forte per i mercati finanziari e le Borse che in questi giorni sono in fortissima crisi.
Stimato Presidente,
Siamo tutti insieme in questa pandemia e dobbiamo uscirne insieme.
ll settore sanitario per la sua solida dimensione morale e il forte insieme di valori sociali, deve potere offrire la speranza di una cura di cui questo mondo ha cosi tanto bisogno ora.
Ognuno dei miei pazienti è mia madre, mio padre, mio fratello, mia sorella, mio figlio, mia figlia: al centro dell’imperativo morale ed etico in base al quale l’Europa deve lavorare insieme per migliorare la salute e le condizioni di vita di tutti i suoi cittadini, deve essere chiaro questo spirito di fratellanza, lo stesso che aveva ispirato i nostri Padri Fondatori.
Con la speranza che questo mio appello venga accolto,
con profonda stima e gratitudine Le porgo cordiali saluti
Direttore della UOC Ortopedia Traumatologia per le Patologie della Colonna Vertebrale
Prof. Bernardo Misaggi
Un’ interpretazione statistica del coronavirus.
Riceviamo e pubblichiamo un’ interpretazione statistica del coronavirus.
I dati ufficiali del 15 marzo 2020 ci permettono di vedere in che modo il virus si propaga e quali problematiche comporta. I casi totali ammontano a 24747 con un significativo +17% rispetto a ieri, le remissioni sono 366 con un incremento del 18,8% per un totale di 2335 guarigioni,quindi le terapie approntate dalla nostra Sanità ed in particolar modo l’uso del Tolicizumab sta rispondendo bene alla malattia. Purtroppo dobbiamo registrare 368 decessi in più per un totale di 1809 ed un + 25,5% rispetto alla rilevazione precedente. Questo significa che ancora siamo in fase di espansione e per abbassare la curva epidemiologica occorrerà seguire alla lettera le disposizioni mediche impartite.
A cura di: ingegnere Alfonso Laganà