Lettera aperta di un assistente amministrativo al Presidente
Spett.le Presidente,
svolgo attività come Assistente Amministrativo nelle segreterie scolastiche con titolarità a Milano, a nome di tutta la categoria grido a gran voce “Adesso basta!!!”: gli assistenti amministrativi non sono figli di un Dio minore e non possono più aspettare! Chiedo attenzione e protesto, facendomi umile portavoce dei lavoratori Assistenti Amministrativi della scuola per dire basta al notevole ritardo del Governo nel gestire tale comparto.
Mi permetto di commentare quanto da Lei citato in uno dei suoi proclami sulla Buona Scuola, Lei dichiara “precarietà al limite dello sfruttamento”, ma per il personale Assistente Amministrativo è ormai sfruttamento da tanti anni… troppi!
Anzi, dobbiamo dire che addirittura la situazione del personale ATA si aggrava, in quanto c’è stata l’abolizione delle supplenze che non ha permesso di avere nelle scuole un equilibrio realizzatosi in anni creando solo caos e inefficienze.
Infatti, lo si può evincere dopo l’incontro tenutosi dalla Commissione Permanente Cultura, Scienza e Istruzione a marzo, per revisionare le dotazioni organiche, che invece di darci notizie positive e farci sperare in un futuro migliore, parla di ulteriori tagli di 2020 unità di personale ATA come previsto dalla riforma della Buona Scuola L. 107/2015, a totale discapito dei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari e del relativo personale.
La conseguenza di questi tagli crea un peggioramento drastico del servizio all’interno delle scuole che, in molti casi, potrebbero trovarsi in una situazione di totale empasse.
Come si può definire diversamente ciò che avviene nelle scuole a seguito delle contrazioni di organico e del divieto di nominare supplenti previsto dalla Legge di Stabilità 2015?
Se uno dei pochi Assistenti Amministrativi rimasti, dopo le drastiche riduzioni d’organico, si assenta, in linea di massima non viene neppure più sostituito. Tanto per Voi non serve a nulla, non fa nulla.
Le segreterie, rimaste tristemente sguarnite ad affrontare tutte le innumerevoli pratiche quotidiane, devono fronteggiare anche tutto il surplus lavorativo dovuto alla trasformazione del cartaceo in digitale, senza alcuna formazione a riguardo senza avere Dirigenti e apparecchiature valide a fronteggiare tali cambiamenti.
Per non parlare delle produzioni delle graduatorie d’istituto dei docenti che continuano ad essere sfornate durante tutto l’anno scolastico e le relative rettifiche di punteggio, delle conseguenti nuove convocazioni con il solito sistema SIDI che non funziona mai regolarmente e delle molteplici immissioni in ruolo (anche ad anno scolastico già iniziato) ovviamente solo dei docenti.
Vi siete inventati la figura di “animatori digitali, facilitatori progettuali etc” cioè docenti da pagare ulteriormente e da utilizzare al posto degli assistenti tecnici anche negli Istituti Comprensivi, come chiediamo noi da tempo, con minor costo per le casse dello Stato e con maggiore qualità di servizio.
Ancora una volta siamo messi da parte come scarpe vecchie per sistemare i soprannumerari delle province, senza contare che per il personale assistente amministrativo i soldi sono finiti, anzi non ci avete proprio considerati se non per risparmiare proprio su di noi e addirittura dobbiamo anche rendicontare alcune di queste uscite tipo “il bonus di 500 euro per formazione docenti”, per la serie dovete vedere ma non fiatare!!!
“E noi nonostante tutto orgogliosi della scuola italiana che se pure ricca di limiti, gode di punti di forza straordinari.”
E mi permetta Egregio Presidente, fra questi ci sono gli Assistenti Amministrativi.
Sono anni oramai, che noi siamo figli di nessuno, siamo anche noi dipendenti del MIUR sulla carta ma di fatto da anni siamo amministrati dal Ministero dell’Economie e delle Finanze a tal proposito mi permetto di elencarle sommariamente cosa è successo nel susseguire degli ultimi decenni per il nostro profilo;
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- Livelli retributivi insoddisfacenti perché rimasti invariati dal 1976 ad oggi a fronte di un titolo di studio richiesto superiore a quello del 1976 ed a un aumento notevole di mansioni e di responsabilità non previste nel nostro mansionario. Vorremmo far notare come nel tempo, dal 1976 quando bastava una terza media per gli applicati di segreteria, come allora si chiamavano, sono stati ulteriormente aumentati i carichi di lavoro e le responsabilità a fronte dello stesso stipendio; ora occorre un diploma di scuola superiore o una laurea per gli assistenti amministrativi (ex applicati) ma la retribuzione non è mai stata cambiata e corrisponde al 4° livello della carriera esecutiva. Come ex applicati dovremmo progredire al 5° o 6° livello come assistenti amministrativi eventualmente con un corso obbligatorio come per la prima e seconda posizione economica. Si propone pertanto per tutti gli assistenti amministrativi uno stipendio adeguato al titolo di studio ed al lavoro effettivamente svolto; non esistono lavori simili al nostro inquadrati al 4° livello (si sottolinea che l’art. 36 della Costituzione recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente)
Consapevole che al peggio non c’è fine, la saluto cordialmente rimanendo disponibile per qualsiasi eventualità distinti saluti.
A cura di Antonio Moro e Vincenzo D’Ecclesiis