Incontro tra il Ministro dell’Istruzione e i rappresentanti dei sindacati: NULLA DI NUOVO
Approvato dall’Aula di Montecitorio il 20 maggio, il ddl 2994 è stato trasmesso al Senato e assegnato in sede referente alla 7ª commissione.
Ieri ha avuto luogo al Miur l’incontro tra il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini e i rappresentanti dei sindacati, nel corso dell’incontro, il Ministro ha ribadito che “l’impianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio al Senato perché autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali” .
Quindi nessuna disponibilita’ a rivalutare gli articoli sul precariato e neppure sui presidi; l’unico punto su cui sono disposti a dialogare riguarda la valutazione dei docenti.
Rimangono invariati i seguenti punti:
1) L’assunzione dei docenti nelle scuole, al di fuori del Piano assunzioni da 100 mila posti prevista per il 1° settembre 2015, avverrà per concorso pubblico.
Il Disegno di legge sulla Buona Scuola, bandirà entro il prossimo 1 ottobre il nuovo concorso per titoli e per esame per l’assunzione, a tempo indeterminato, dei docenti per il triennio 2016-2018. In tutto saranno circa 60 mila i posti nella scuola ai quali, però, dovranno essere sottratti i 6 mila e 500 idonei, ma non vincitori, del concorso 2012.
Si auspica che gli idonei 2012 possano essere assunti anche nel Piano delle assunzioni del 1° settembre 2015, ma si tratta di una ipotesi con pochissime possibilità di realizzazione: se ne discuterà in Senato.
Quindi risulta chiaro è che a partire dal prossimo concorso nella scuola, i candidati dovranno possedere, necessariamente, l’abilitazione: dunque, viene confermato che gli abilitati al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) e quelli dei Percorsi Speciali Abilitanti (PAS) non rientrano nel Piano delle assunzioni del prossimo 1° settembre. Ma potranno partecipare al concorso che verrà bandito entro il 1° ottobre 2015 per la classe o per la tipologia di posto scelto.
Costituiranno titoli che attribuiranno un punteggio maggiore per i candidati l’aver insegnato per un minimo di 180 giorni continuativi, con contratti a termine e l’aver conseguito l’abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per esami e per titoli, oltre all’ottenimento della laurea magistrale o a ciclo unico.
Non ci resta che aspettare che l’incontro di domani possa portare dei risultati, anche se, dopo il discorso di oggi, non è emersa nessuna volonta’ di rivedere e rivalutare i punti sopra esposti.